Ritratti
Alberto Figliolia. Travolgente come un'onda, Ondina...
04 Novembre 2019
 

Travolgente come un'onda, Ondina,

saltavi gli ostacoli, vaporosa e leggera

come una nube nell'alto, muscoli

di ferro e seta, i capelli al vento

della Storia, che mai possiamo sapere

quanto crudele essa si rivelerà.

Il sole in un sorriso, così di te dicevano,

e tu volavi, Ondina, nelle piste

del silenzio interiore, nel brusio

sterminato della folla anonima

che popolava lo stadio di Berlino;

tu, come la luce dopo il buio,

passo dopo passo, salto dopo salto,

ottanta metri di finito infinito

al traguardo, tregua alle umane fatiche,

della gloria, prima italiana di sempre

a cingersi il collo dell'oro di Olimpia.

E l'arena pavesata d'infausti simboli

perdeva i suoi angusti confini

di cemento e marmo;

ottanta metri oltre quelle croci uncinate

e i saluti a braccio teso,

che non ti appartenevano:

troppo giovane il tuo essere nel mondo,

proiettata a un altro futuro,

e troppo antica la tua fatica di atleta.

Leni ti fissò nel tuo moto potente

e aereo, orizzontale e verticale

nel contempo, mentre disintegravi

la distanza, la volgare misura

dell'incognito spazio, e tagliavi

la linea fatale, come alla scoperta

di un orizzonte estremo

oltre il quale giacciono i significati.

E l'amica-nemica Claudia,

nell'ombra della sconfitta,

in abbandono all'oblio altrove,

guardava il tuo sorriso.

Il tuo sorriso... Il sole in un sorriso,

Ondina, prima della tragedia del mondo.

 

Alberto Figliolia

 

 

Trebisonda “Ondina” Valla (Bologna, 20 maggio 1916 – L'Aquila, 16 ottobre 2006), campionessa olimpica (Berlino 1936) negli 80 m ostacoli, primo oro italiano nei Giochi a cinque cerchi


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