Sciogli la treccia e metti il vestito turchese
lascia i bambini in custodia a tua madre
domenica poi li porto al laghetto a pescare
ma stasera ti porto a ballare
come quando ragazzi andavamo alla festa di maggio.
Metti i sandali rossi e l’essenza di viole
non affannarti ai fornelli, mangiamo una pizza
domani poi mi prepari quel piatto che sai
ma stasera ti porto a ballare
come quando ragazzi andavamo giù al fosso.
Ahi amore! annoda i capelli ma non vestirti di nero
abbraccia i bambini e di’ loro che sono partito
ma torno! ogni sera vi vengo a trovare
ma stasera perdonami se non ti porto a ballare
come quando ragazzi andavamo alla trebbia.
Se t’abbracciassi adesso amore mio
ti fonderei con la mia stessa carne
ma non ho avuto paura né dolore
quando la botola ha ceduto e mi ha colpito
e scusa amore! ma io pulivo i forni.
Pensavo a te, a stasera, a questa notte
ai tuoi capelli sparsi sul cuscino…
… su dai! amore! fa conto ch’io ti vivo dentro
e qualche sera portami a ballare
come quando ragazzi andavamo alla festa dei fiori.
Maria Lanciotti