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Non più picchi e strapiombi
Con l’anima in delirio
In quei viaggi notturni
Folgoranti.
Volare basso
A braccia spalancate
Lo sguardo a terra
A cogliere il dannarsi di formiche
L’instancabile moto delle onde
Il brulicare di radicamenti
Spontanei, inesorabili,
E fioriture in lotta con le rocce
Come quei versi
Che non trovano parole.
Maria Lanciotti