Lo scaffale di Tellus
Marisa Cecchetti. “Tuono” di Ulf Stark
04 Luglio 2019
 

Ulf Stark

Tuono

Traduzione di Laura Cangemi

Illustrazioni di Marcus Gunnar Pettersson

Iperborea, 2019, pp. 128, € 12,00

 

La fantasia e la creatività dello svedese Ulf Stark (1944-2017), vincitore di numerosi riconoscimenti -per ultimo il premio Andersen 2018 con Sai fischiare, Johanna?- portano il piccolo lettore in una storia in cui si possono individuare molti elementi della fiaba, ma al contempo perfettamente verosimile, ricco di suggestioni e messaggi a livello educativo e sociale.

La realtà osservata dal punto di vista dei bambini si carica di mistero e, per una questione di differenza di grandezze fisiche e di strutture logiche adeguate, appare gigantesca, inspiegabile, paurosa.

Così due piccoli amici temono fortemente un loro vicino, Tuono, grande come un gigante, e che ritengono davvero un gigante solitario e pericoloso, dalla forza spaventosa, capace di cibarsi di animali e bambini, con stranissimi poteri telepatici. Assolutamente da non avvicinare.

Dei due piccoli uno, Bernt, è saputello, informato, e con le parole sempre pronte a spiegare tutto all’altro, a fargli credere anche l’impossibile, nasconde un po’ le sue ansie e le sue debolezze. L’altro, Ulf, gli è legato da vera amicizia e ammirazione.

Tuono per loro è fonte di paura e al tempo stello rappresenta un invito alla sfida, un modo per misurarsi con se stessi, per conoscere i propri limiti. Il percorso verso la casa di Tuono è un allontanamento dalla sicurezza; una provocazione spinge a superare un grande ostacolo, in una prova che serve per crescere. Ulf affronta il pericolo da solo, nelle proprietà di Tuono, arrampicato su un albero di susino. Tutto questo perché l’amicizia vera vuole rispetto dei segreti, e se è stata tradita deve essere riconquistata anche con prove al di sopra delle proprie forze.

Nel quotidiano dei due piccoli alle prese con il loro gigante ci sono anche le famiglie, con il lavoro, le abitudini e i riti che si ripetono, come in tutte le famiglie normali. La madre di Ulf cura ogni cosa della famiglia, il bambino la ammira molto e le riconosce il diritto sacrosanto di prendersi ogni giorno una pausa per suonare il pianoforte, ed un pomeriggio di fine settimana per ritirarsi su una collina in una vecchia catapecchia ereditata, e ritrovarsi nel silenzio e nella pace.

La musica piace anche a Tuono, lo scoprono con stupore e paura i due amici. La musica lo rasserena, la ascolta di nascosto da fuori, dietro il tronco di un albero.

Ma un vento forte un giorno fa volare oggetti, foglie, creando occasioni di gioco per i bambini, purtroppo fa cadere un vecchio albero sopra la casetta rifugio della mamma. Questo incidente vede peggiorare il clima in famiglia, perché la madre ha perso qualcosa di importante.

Tuono sarà il gigante buono capace di riportare ordine e gioia, e di dare anche una lezioncella a un bulletto che crea problemi, dimostrando gentilezza di cuore e saggezza di adulto. Una forte amicizia finisce per unire gigante e bambini.

E una storia che invita ad andare oltre le apparenze, a non farsi trascinare da false informazioni e pregiudizi, che conferma la validità dello stare insieme e della collaborazione tra diversi, in uno scambio che è sempre vantaggioso per tutti.

 

Marisa Cecchetti


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