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Ferrara. “Morte del movimento” e “Teoria dell'incertezza” 
Due film di Andrea Granchi nell'ambito della Personale dell'artista, “Viaggi immobili”
Morte del movimento
Morte del movimento 
27 Febbraio 2019
 

Sabato 2 e Domenica 3 Marzo
ore 18:00

proiezione di due film
del ciclo “Teoria dell’incertezza”

di Andrea Granchi

nell’ambito della mostra personale
“Viaggi immobili” fino al 3 marzo 2019

GALLERIA DEL CARBONE

Ferrara, Via del Carbone, 18/a

 

Sabato 2 alle ore 18:00, e in replica Domenica 3 Marzo alle ore 18:00, verranno proiettati alla Galleria del Carbone due film in 16 e super 8 mm di Andrea Granchi degli anni ’70, recentemente riversati in DVD.

Sarà importante la partecipazione del pubblico che avrà la possibilità di interagire con i filmati.

 

 

Morte del movimento

Italia, 16 mm, Eastmancolor, 6’, 1974

realizzazione, soggetto, sceneggiatura Andrea Granchi

montaggio: il film è girato direttamente in macchina e non ha montaggio

fotografia: Massimo Becattini e Andrea Granchi

musica: è richiesto un sonoro improvvisato dal pubb lico. Esiste una versione del film con musica di Daniele Lombardi

scenografia: Lo studio di Andrea Granchi in Piazza S. Spirito a Firenze

cast: Andrea Granchi, Massimo Becattini, Renato Ranaldi e Nicola Paoli

produzione: in proprio dell’autore

 

L’ambiente è lo studio di Andrea Granchi a Firenze in Piazza S. Spirito (1968-88). Agiscono in questo film l'autore stesso, assieme a Massimo Becattini, Renato Ranaldi e Nicola Paoli, nel segno di una vivace collaborazione di alcuni tra gli artisti più attivi nel contesto della “Scuola di Firenze” del cinema d'artista. I personaggi, trattati in parziali e subitanee apparizioni, assieme a spostamenti di oggetti o viraggi di colore in una struttura di immagine pressoché immobile, sono utilizzati come chiave dinamica del film. Il lavoro fa parte del ciclo legato al lavoro teorico “Teoria dell'incertezza” assieme al film dallo stesso titolo (1978), a Moto perpetuo (1975) e a Della presenza (1975, oggi perduto), lavori legati alla tesi che anche una immagine immobile possa contenere il movimento. In particolare questo film propone anche un esercizio sull'“attenzione” dello spettatore che deve “dimostrarsi non passivo ma attivo” e viene richiesto, prima della proiezione, di produrre un sonoro improvvisato sulla base della imprevedibile stasi o dinamica delle immagini. Il negativo originale è conservato dall’autore. Esistono varie copie in 16 mm, una di esse fu depositata nel 1979 presso la London Filmaker’s Cooperative a Londra. Ulteriore copia in formato DVD è stata realizzata dal Centro per l'Arte Contemporanea L. Pecci di Prato in occasione della esposizione-rassegna realizzata nel 2004.

 

Bibliografia e rassegne: Zona Film Firenze 1976 / G. Brizio presenta A. Granchi, Torino 1977 / L'occhio privato 1980 / Piazza della Palla, Firenze 1980 / La Scuola di Firenze Firenze-Milano-Modena-Giulianova 1980 / Cambridge Animation Festival 1981 / Made in Florence del Cinema 1985 / Il Cinema d'Artista, Roma 1991 / Camera d'artista Firenze 2002 / Continuità Firenze-Pistoia.Prato 2002 / Il Cinema Indipendente Roma 2003 / Cinema d'artista Toscana 1964-1980, Prato 2004 / Traiettorie Città delle Arti Firenze 2010 / La Scuola di Firenze, Mediateca Toscana, 2012 / Lo Sguardo Espanso. Cinema d’artista italiano 1912-2012, Catanzaro, Silvana Editoriale 2012.

 

 

Teoria dell’incertezza

Italia, super 8 mm, colore, muto, 6’, 1978

realizzazione, soggetto, sceneggiatura, fotografia: Andrea Granchi

montaggio: il film è realizzato direttamente in macchina senza montaggio

musica: è richiesto un sonoro improvvisato dal pubblico

scenografia: un angolo di una stanza con una toilette ottocentesca in ferro battuto e altri oggetti nella casa-studio dell’autore

cast: nel film è eliminata la presenza umana

produzione: in proprio dell’autore

 

Girato, senza l’intervento di presenze umane, in una stanza della casa-studio di via della Ninna (1971-82) è un’animazione “indiretta” di oggetti immobili attraverso luci, ombre e filtri deformanti. Il film, muto, prevede un sonoro improvvisato dal pubblico. Con Morte del movimento, il perduto Della presenza e Moto perpetuo, è il quarto film del ciclo di lavori in cui una immagine assolutamente fissa viene “animata” indirettamente da inserti di movimenti imprevedibili e fortemente concentrati provocati da spostamenti della fonte di luce in grado di deformare o alterare la struttura stessa della scena. È un esempio del rapporto dinamico e fortemente generativo tra luce e ombra. Attraverso l’utilizzo mirato di questi due elementi opposti ma indissolubili per ogni tipo di visione, con una attenta manovra delle fonti di luce e di varie interferenze tra scenario e obbiettivo della cinepresa, viene provocato un movimento formale, sempre irregolare e imprevedibile che diviene il protagonista stesso del film. Nel 2010, in occasione di “Traiettorie Città delle Arti”, il film è stato proiettato con un sonoro improvvisato direttamente al pianoforte dal musicista Daniele Lombardi.

Il film è stato riversato in DVD dal Centro Pecci nel 2004. Nel 2012 in occasione della rassegna “Lo Sguardo Espanso. Cinema d’artista italiano 1912-2012” a Catanzaro viene dedicata una sala e un dispositivo a ciclo continuo per la proiezione continuativa del film. Nel novembre 2015 una sala è stata dedicata a Teoria dell’incertezza nel contesto dell’esposizione “LUCE. Scienza Cinema Arte” tenutasi a Parma nel Palazzo del Governatore. Per la vasta bibliografia e le rassegne si veda Cinema d’artista.Toscana 1964-80, ed. Centro Pecci, a cura di S. Lucchesi.


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