Nel canto della mia rabbia c’è un uovo
e in quest’uovo c’è mia madre, mio padre e i miei figli
e in mezzo a tutto ciò c’è gioia confusa a tristezza e vita.
Immani bufere che mi avete soccorso,
splendido sole che mi sei stato nemico,
in me c’è odio, forte e radicato;
della bellezza, beh, di quella riparleremo.
In effetti mi sono indurito a strati;
se sapeste quanto è ancora molle il mio fondo.
Io sono gong e ovatta e canto di neve,
lo dico e ne sono sicuro.
Trad. Nicola Gardini