GRANDE, INFOCATA VOLTA,
con lo stormo di astri neri
che s’affanna
ad uscire, a fuggire:
sulla petrosa fronte di un ariete
io imprimo a fuoco questa immagine, tra
le corna, nelle quali,
nella melodia delle spire, ingrossa
il midollo dei cuori, dei mari rappresi.
Contro
che cosa
non cozza?
Il mondo non c’è più, io debbo reggerti.
Trad. Giuseppe Bevilacqua