albero stecchito
in nastri di pioggia
s’accompagna
allo sguardo ferito
dell’orfano in fuga
nomi antichi cingendo
nell’errare
riposano come stanche gocce
poggiate sui rami basiti
gemme di ghiaccio
diafano miracolo
a testimonianza
sotto il grande cielo
del vociare freddo
sordo all’ultimo grido.
g.r.