In fondo alla miniera più segreta,
all’interno del frutto più distante,
nel vibrare della nota più discreta,
nella conchiglia più ritorta e risonante,
nello strato più denso di pittura,
nella vena che nel corpo più ci sonda,
nella parola che dica più dolcezza,
nella radice che più scende, più nasconde,
nel silenzio più fondo della pausa
in cui la vita si è fatta eternità,
cerco la tua mano, decifro la causa
di non credere e volere, infine, intimità.
Trad. Giulia Lanciani