Dopo che la gente esce dal giorno
e dallo spazio del giardino
– e nell’illusione c’è illusione che chiamano realtà! –
le panche si svegliano
estraggono i piedi secchi
dal pallore dei viali sotto la luna
inaugurano lunga stagione ilare
nel buio svegliano negli alberi la paura
imitano la voce degli avventori,
il loro silenzio, la loro tristezza,
le loro storie
torve le loro risate
come se alle loro anime torve mai
una goccia d’acqua dovesse venire.
La notte s’allunga
e si allunga la notte
al mattino le panche tornano
a rifugiarsi nella quiete della pietra.
Pericolo!
Pericolo!
Un uccello fugge lontano
vede all’ingresso del giardino
uomini.
Trad. Wasim Dahmash