Cara Emma,
cari responsabili e sostenitori di +Europa,
Siamo un gruppo di elettori e volontari di +Europa appartenenti a tutte le circoscrizioni che hanno contribuito all’elezione dei quattro parlamentari di riferimento del nostro neonato movimento. Per questo, siamo fortemente motivati a condividere la nostra prospettiva sulla costituzione formale di +Europa come soggetto politico aperto, inclusivo ed indipendente.
Dal 5 marzo ci sentiamo richiamati alla responsabilità di continuare a rispondere alla frustrazione e alla disinformazione che sono emerse dai risultati elettorali con il progetto politico ancorato alla razionalità, ispirato alla tradizione liberale ed orientato al federalismo europeo ed alla società aperta che abbiamo riconosciuto in +Europa.
La nostra identificazione con questo progetto non implica però che il rispettivo elettorato sia riconducibile esclusivamente ai tre soggetti costituenti di Radicali Italiani, Centro Democratico e Forza Europa: i comitati di volontari di +Europa che si sono spontaneamente organizzati in Italia e in Europa contano militanti di questi movimenti soltanto in parte. Di fatto, +Europa è emersa come “molto più” della somma delle sue componenti: l’attuale processo costituente non può che muovere i primi passi a partire da questa constatazione.
L’analisi dei risultati elettorali ne indica inequivocabilmente la direzione. Sappiamo che +Europa ha ottenuto un consenso importante nell’elettorato più istruito, nei principali centri urbani e nelle aree economicamente più sviluppate. Sappiamo anche che, al di fuori delle grandi aree metropolitane e nel Sud del Paese, +Europa ha incontrato meno consenso: questo, malgrado lo sviluppo sostenibile delle aree più svantaggiate sia la stella polare del rispettivo programma.
A fronte di questi risultati, considereremmo un errore ridurre +Europa ad una federazione dal carattere identitario vago ed effimero, o peggio ad una mera lista di candidati da mettere in campo alle scadenze elettorali. Al contrario, crediamo che questi risultati segnalino la necessità di non disperdere il patrimonio di comitati e volontari di +Europa ancora attivi in Italia ed in Europa, ossia gli unici “nuclei operativi” in grado di (ri)connettere il nostro progetto politico al territorio e di declinarne efficacemente i contenuti.
Riponendo massima fiducia nel comitato dei saggi che nelle prossime settimane lavorerà alla redazione dello statuto di +Europa, invochiamo quindi la costituzione di una rafforzata comunità politica:
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Aperta alle iscrizioni individuali e alla piena rappresentanza nella governance del movimento di quanti, pur non aderendo ai tre soggetti costituenti, si identificano col progetto di +Europa;
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Edificata sulla rete dei comitati locali, riconosciuti e rappresentati nei momenti congressuali;
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Equamente rappresentativa delle giovani generazioni “piùeuropeiste” e della generale pluralità dei suoi membri, ai quali vanno garantiti adeguati strumenti di inclusione e partecipazione.
Con gratitudine per il vostro lavoro per +Europa, e per l’Italia,
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