Vetrina/ Maria Lanciotti. A volte, il cielo... (1960) Versi giovanili – Ripescando pensieri su foglietti volanti | | 22 Novembre 2017
1960
A volte, il cielo
lancia una scala.
Per i puri di cuore,
per i grandi
di spirito.
Per gli innamorati
dell’amore.
Se sei piccolo.
Se hai paura
che l’anima tua
sia masticata
come pane.
Se sei tutt’uno
coi gesti ripetuti
d’ogni giorno.
Se sei possesso
di cieche
regole umane.
Se temi
di bruciare,
corruttibile materia.
Se non puoi
denudarti
per pudore di massa.
Se sei così legato
a tutto
da diventare niente.
Se il tuo cuore
non è affamato
di verità e coraggio.
Se non hai costruito
dentro di te
invalicabili barriere
che solo il sublime
può azionare.
Se tutto questo sei,
le spalle volterai
a quel richiamo.
Ma.
Se sei grande
nella tua innocenza.
Se non hai ucciso
il bimbo dentro te.
Se ami le stagioni.
Se cerchi Dio.
Se puoi allungare
lo sguardo
oltre l’azzurro.
Se piangi per dolcezza.
Se offri la tua pelle
al vento
e cerchi di capire
la sua voce.
Se la tua libertà
non è chimera.
Se dei sentimenti
non fai preda,
ma dono.
Se vuoi vivere
al di là
della vita,
se non ti nutre
la povertà
d’ogni giorno,
ma alimenti
la tua fame
del bello.
Se il tuo essere
uomo
non limita
la tua umanità.
Allora…
Mani audaci
e mente ardita
e desiderio
di salire
lassù.
| | |