30. Gli scopi dell'ordine degli architetti sono la difesa della professione! La commissione parcelle determina l'equità del compenso... sull'importo definitivo dei lavori si devono applicare le percentuali stabilite... Io insisto nel sostenere che le parcelle dovrebbero adeguarsi alla qualità del lavoro prodotto, sono stato due volte in commissione edilizia, mi venivano i brividi sapendo che lavori via via esaminati erano frutto del pensiero di laureati cui il progetto si presentava e si presenta come insieme di righe entro la normativa vigente.
Mi guardano quasi con compassione: allora ascolto e disegno le facce di questi “acculturati” che, senza battere ciglio, hanno accettato la suddivisione del nostro mestiere in specialismi privi di senso.
C'è chi avrebbe dovuto scegliere la carriera di ecclesiastico cui il dogma serve per togliere dalle spalle il peso della responsabilità, c'è chi si diverte a citare per dimostrare la sua cultura, c'è chi ascolta approvando, c'è chi è preso dal sonno ma non può russare perché sarebbe poco fine per una architetta, c'è l'unisex che sogna gambe di efebi asessuati, c'è infine il volto meravigliato di chi credeva il nostro mestiere fosse arte da vivere.
Quando invito a guardare i risultati del nostro operare sul territorio mi dicono che la colpa del disastro non è degli architetti ma dei geometri e degli ingegneri... e dei politici che sono i referenti cui il progetto si deve adeguare.
Chi sta per addormentarsi mi invita a non prendermela, «tanto non si può cambiare nulla». Forse è lei che ha ragione. La laurea serve ad appendere al muro un pezzo di carta, non serve di certo per costruire quello che serve a vivere meglio.
Giuseppe Galimberti
Disegni per raccontare il pensiero di un'epoca
0. | 1. | 2. | 3. | 4. | 5. | 6. | 7. | 8. | 9. | 10. | 11. | 12. | 13. | 14. | 15. | 16. | 17. | 18. | 19. | 20. | 21. | 22. | 23. | 24. | 25. | 26. | 27. | 28. | 29. | 30. | 31. | 32. | 33. | 34. | 35. |36. | 37. | 38. (segue)