Sol Invictus, la rappresentazione teatrale della compagnia Drago che si terrà alla “Fopa de l'Urs” domenica 30 luglio 2017, vuole evocare il bambino che è in tutti noi e di cui spesso ci dimentichiamo: quel fanciullino di pascoliana memoria che “parla alle bestie, agli alberi, ai sassi, alle nuvole, alle stelle...”. Sarà anche l'occasione per celebrare l'unione con la Madre Terra attraverso i riti delle coppelle e il girotondo attorno all'albero maestro (unico esemplare di pino marittimo della Val Tartano); l'ispirazione arriva attraverso gli insegnamenti dei popoli primitivi, degli antichi greci e dei grandi poeti e filosofi (Lucrezio, Virgilio, Dante, Vico, Spinoza, Schopenhauer, Ghoete, Nietzsche). La scelta del luogo non è casuale: la Fopa de l'Urs, “d'infanzia giardino”, è l'ambiente naturale dove Adriano, Silvano e molti altri bambini di quel tempo (anni '60) si trovavano per giocare “a corda, a mosca cieca, a topa, a nascondino”; si parte da Gavedo, sopra Tartano, e da qui Silvano ci guiderà descrivendo quello che la Natura offre durante il tragitto: dalle formiche "vere amiche", agli alberi “sradicati diritti ben allineati, salici, betulle e ontani”, passando per il Pià de l'acqua, i tre pianori fino all'antica dimora dell'Orso “Arctos”, circondata da tredici formicai che delimitano questo luogo magico, ricco di vita e di ricordi.
L'invito è rivolto a tutti coloro che vogliono “ritornare fanciulli” e onorare la Madre Terra “nostra genitrice”. Informazioni logistiche sul posto.
La regia è di Adriano Angelini. (Gigi Simonini)