– In Luca Della Bitta (foto) abbiamo trovato un supporto discreto alle proposte del Comitato. – Così dichiaravano i volontari/attivisti di Salviamo la nostra sanità, questa mattina al ‘presidio’ sotto l’Ospedale, ai cittadini che chiedevano interessati come fosse andato l’incontro con il Presidente dell’Amministrazione provinciale di Sondrio sul problema che tiene sulle spine la Città del Bitto da oltre tre mesi.
La riunione con Della Bitta, richiesta ufficialmente dal Comitato così come anche al Presidente della Comunità Montana che invece -a tutt’oggi- non ha nemmeno risposto con un cortese diniego, si è tenuta ieri sera, venerdì 26 maggio: – Si è protratta per oltre tre ore – dice una delle partecipanti, – e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla disponibilità, dall’ascolto attento e dalla sensibilità dell’interlocutore.
– Come ci aspettavamo, il Presidente ha subito tenuto a precisare che la Provincia non ha competenze dirette in materia di sanità, – interviene Laura. – Ha però cercato in tutti i modi di farci capire, cosa che per altro condividiamo non da oggi, l’importanza di condurre l’importante funzione che svolge il comitato nell’alveo istituzionale a ciò preposto. E cioè quello della conferenza dei Sindaci, che può e deve avere voce in capitolo sulla questione.
La delegazione che ha potuto prender parte all’appuntamento, come riferiscono prima uno e poi l’altra, apprezza apertamente l’opera di vero e proprio ‘monitoraggio’, senza bisogno di investitura alcuna da parte di chicchessia, che Della Bitta sta svolgendo in quel di Chiavenna: – Perché anche a Chiavenna non pensiate che di problemi non ce ne siano. Lo spostamento dell’automedica AREU, per dirne una, può causare anche là le stesse criticità che crea a Morbegno… I problemi di carenza di personale, per dirne un’altra, e le difficoltà nel reperimento dei determinate figure sono gli stessi per tutta l’Azienda.
– Infatti. Invece a Morbegno, a distanza di due mesi, son ancora qui a cincischiare su chi debba o non debba entrare nella fantomatica ‘cabina’ di monitoraggio. E il comitato, intanto, non trova un referente istituzionale cui riferire le numerose criticità che gli vengono segnalate dai cittadini o dagli operatori.
E in quel mentre il suono di una sirena sospende ogni racconto e un’ambulanza seguita a ruota dall’automedica attraversano la piazza per imboccare la pedonalizzata Via Garibaldi verso il centro storico. – Qualcuno si è sentito male. Speriamo siano arrivati in tempo!
Sarà forse un quarto d’ora dopo che lo stesso suono riapre la strada alla stessa ambulanza che riattraversa la piazza: in direzione Sondrio o verso la piazzuola per l’elisoccorso? Nel frattempo un operatore ospedaliero si ferma al tavolo per firmare la petizione per il Pronto Soccorso, come han fatto ancora altri cittadini nella mattinata, e ancora emozionato racconta del primo soccorso dato alla signora per la quale è in corso l’intervento... Se n’è appena andato, sarà una ventina di minuti dopo, che un secondo mezzo, più attrezzato e più equipaggiato, sopraggiunge e si dirige alla medesima destinazione, per soffermarvisi più tempo, poi seguire il percorso a rovescio. L’elicottero non s’è sentito: distratti gli astanti o il trasporto è avvenuto in ambulanza? Le cronache riferiranno.
La mattinata è intensa ed è giunta l’eco del Consiglio comunale di Morbegno, che pure s’è tenuto la sera prima: – Il comitato non ha potuto assistere ai lavori, com’è solito fare – riferisce Monia, – perché impegnato a Sondrio. Ma sul telefonino, durante l’incontro col Presidente della Provincia, ci è giunta notizia di una mozione presentata sullo stesso argomento in discussione (il testo nell’immagine in allegato, ndr) e che sostanzialmente chiede l’intervento dell’Assessore regionale a un’adunanza straordinaria del Consiglio stesso...
La decisione presa, come riferita lì per lì da un consigliere giunto al presidio, è stata quella di rinviare il voto sul documento alla prossima seduta, come prevede il regolamento essendo stato presentato la sera stessa.
– È il terzo consiglio che si tiene da che la questione è sul tappeto – conclude Laura. – E per conoscere la determinazione dell’Amministrazione bisognerà aspettare la quarta. Forse…
Per le cronache dalla ‘cabina di monitoraggio’ del Pronto Soccorso, in piazza sotto l’ospedale non è tutto. – Ma… il tempo stringe ed altre incombenze spettano ai volontari del comitato! Ad esempio, è appena giunta conferma della notizia circa la riduzione di un infermiere nel turno notturno a partire dal 1° giugno. Gli operatori, preoccupati (“temiamo per la tutela del paziente”, ci hanno detto), l’hanno già segnalato sia al Collegio professionale che al Sindacato ma senza ricevere -al momento- risposta alcuna.
– Ma non doveva rimanere immutato, il livello organizzativo-assistenziale del servizio, fino a giugno del 2018?
– Già. Lo faremo sapere a… Della Bitta! (Red.)