16. Pensavo ad un pendolo per far girare lo spiedo nella taverna di chi si diverte a stupire, i consiglieri stavano discutendo su chi fosse adatto a fare il tesoriere. Mi diverte ascoltare, mi diverte maggiormente rappresentare la figura che ritengo adatta a maneggiare carta moneta, la vorrei con una capigliatura barocca mossa dalla breva del lago, di fronte mi piacerebbe con capelli sagomati ad uncino e occhi pensosi, sullo sfondo personaggi vissuti quando non era necessario il tesoriere, fosse esso di sesso maschile o femminile. Il moderno che non sa di essere l'ultimo anello di due milioni e mezzo di storia non mi è mai interessato, mi piace la modernità che sa di essere un attimo nella storia del mondo, mi offende la burocrazia voluta dal terziario avanzato che pretende mille carte inutili ma non sa perché le pretende, essa nega la modernità che ha solo un attimo per essere tale. Mi chiedono un parere legale per costruire due fioriere, mi piacerebbe un tesoriere che raccogliesse le mille e mille cretinità su cui vive la burocrazia, sarebbe una presenza importante per consegnare alla storia l'anima assurda della nostra modernità. La censura ignorante esiste da sempre, da sempre esiste chi la sa metter nel sacco. Un ponteggio regolamentare in cui non esiste trasparenza nasconde l'opera d'arte negata dalla censura, quando cade il ponteggio l'opera razionalista si mostra in tutta la sua potenza. Il regime totalitario chiuse un occhio, la democrazia si rivolge alla legge, dopo anni non si sa se l'arte ha diritto d'esistere o no.

Giuseppe Galimberti

Disegni per raccontare il pensiero di un'epoca

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