7. Il piano di coordinamento provinciale non può non valutare il problema “cormorani”. Questi volatili arrivati dalla Scandinavia stanno facendo piazza pulita dei pesci nell'Adda. Ero appena stato a mangiare sulle rive del lago di Novate Mezzola, un volo di cormorani mi richiamò alla mente una squadriglia di Stukas, a loro mancava però il sibilo terribile delle sirene in picchiata. Mai avrei pensato che alcuni uccelli affamati provocassero una crisi di coscienza nei progettisti del piano, a me quel volo sembrò tanto interessante da pensare che un piano di pianificazione territoriale sarebbe stato meglio affidarlo a chi sa intendere il linguaggio di questi uccelli che in due giorni han sorvolato l'intera Europa per ammirare il paesaggio del lago e riempirsi la pancia con pesci allevati in batteria. Questi certo non possono conoscere i nemici aerei che li osservano dall'alto. La soluzione politica del problema fu molto semplice: una squadra di cacciatori con doppietta e cartucce con pallini dell'otto in due giorni abbatterono il pericolo che avrebbe fatto perdere voti di pescatori, ai cormorani nessuno aveva detto di non presentarsi in valle in tempo di elezioni. Uno di loro aveva un anello che diceva la sua provenienza. Stoccolma. Quando sostengo che un piano di coordinamento provinciale poteva trarre da queste presenze un'idea nuova di pianificazione osservo la faccia incredula di architetti che non riescono a vedere i nessi fra un volo di cormorani ed il disegno che loro vorrebbero per una valle in mezzo alle Alpi. Ai cormorani poco interessa una nuova statale 38, a loro poco interessa il numero di metri cubi che i Comuni potranno costruire seguendo i dettami della legge 12, a loro sarebbe piaciuto poter insegnare ai pesci come evitare il loro becco.

Giuseppe Galimberti

Disegni per raccontare il pensiero di un'epoca

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