Torniamo ora da Hersbruck (Norimberga) dove, nel locale “Museo della Pastorizia” è accolta una singolare mostra, “Nei meandri della bellezza” con opere di oltre 250 artisti.
I pezzi di cm. 13 x 18 esprimono con le più svariate tecniche il concetto del bello. La mostra, organizzata dalla Galleria del Carbone di Ferrara, dove aveva avuto la sua prima tappa, ora si è arricchita della partecipazione di altri artisti tedeschi ed ha in prospettiva una nuova sede con nuovi nomi ed opere. Questa è l'Europa che ci piace!
La mia partecipazione è consistita in un testo tratto dal volume di poesia Imbuti di cristallo edito da La Carmelina, Ferrara 2009, che ha originato l'opera XIV specchio:
“sento da dentro
le mie esteriori forme e
corrispondono”
Un piccolo haiku, come piccola è la dimensione delle opere visuali...
Associazione Galleria del Carbone
Si parte dal poco, o moltissimo, dei sogni espressi conversando nel salotto di un amico. Poi si desidera che i sogni non rimangano tali e, dipende solo da noi, si cerca il modo per concretizzare le parole.
Si costituisce così un’Associazione con il preciso scopo di rendere partecipi anche altri, di tutti i nostri pensieri, ci si immagina che l’Artista non sia colui che lavora solo nel chiuso del proprio studio e che ne esibisce il risultato soltanto quando tutta l’opera si è già compiuta. Ci si immagina una comunità di persone che, nella ricerca artistica, trovi gli argomenti per dialoghi e discussioni. Si pensa ad un senso di bellezza che derivi dal contatto della forma con la parola, dal fare che produce immagini o che produce suoni, dal piacere del pensiero che ricerca le tecniche per rappresentarlo. Si può parlare al tempo presente, poiché la finalità è rimasta inalterata in questo periodo che ormai ha raggiunto i venti anni.
Nel salotto dell’amico, e poi negli incontri che seguirono, qualcuno parlò di Accademia che, secondo il vocabolario, è una società costituita da studiosi con lo scopo di incrementare lo studio e l’applicazione delle lettere, delle arti e delle scienze, un’Accademia nella Città di Ferrara. Ci sembrò immodesto, ma poiché si stava parlando in termini di sogni…
Invece, qualunque fosse il nome, si era decisi a procedere. Ed occorreva uno spazio aperto all’incontro: è stata proprio la Galleria in Via del Carbone al n. 18/a, un angolo silenzioso ed appartato della città di Ferrara. Era la primavera del 2000.
Noi abbiamo voluto le gambe per camminare in questo territorio, tenendo presente la modalità dell’escursionista: non si può voler essere già in cima, prima ancora di partire, e nessuno ti può portare a forza fin lassù. Lo sforzo lo deve compiere ciascuno, secondo il proprio ritmo. Né si può guardare soltanto i propri piedi, rischiando di perdere di vista l’obiettivo.
La fatica la si conta sui piccoli passi e sui respiri, a volte tesi ma, nell’anelito della meta, si assapora anche il paesaggio, i passaggi difficili, la cadenza dei passi, il passare del tempo. E ci si prefigura la visione del punto finale e si gode quando lo si è raggiunto, ma si deve essere sempre pronti a ripartire.
Ecco come questo discorso riguarda la Bellezza.
Abitare uno spazio accogliente, portare le proprie idee, confrontarle, lavorare senza remore in uno spazio comune. Non tutti amano questa formula, che pare abbia bisogno di una disponibilità, troppo faticosa, invece proprio così, si trovano nuovi amici. Primo tra tutti, don Franco Patruno. Un amico, mai distaccato, mai superiore, mai giudicante. Una guida disponibile e sorridente.
E poi tanti altri amici, grandi, figure importanti dell’arte e della cultura, che hanno firmato le opere e le presentazioni delle mostre in galleria.
E chi apprezza questo clima e desidera il confronto,prima o poi arriva e resta, altri passano e vanno.
Tutti siamo, comunque, più ricchi.
La mostra “Nei meandri della Bellezza” diviene una ricca esposizione che consta della partecipazione di oltre 250 artisti e racconta di questo: una circolazione di idee, un incontro di persone che non si conoscevano, di diverse provenienze e che in questa operazione creativa manifestano e confrontano il pensiero, il metodo, il prodotto e poi la fruizione e l’interpretazione.
Tutto nasce dai piccoli passi, senza presunzioni, a dispetto dei nomi che si leggono nell’elenco, più o meno famosi, perché la vicinanza di chi inizia la sua ricerca non sminuisce il migliore, che si ritiene arrivato, quando il lavoro sia espressione di un autentico sentire. La bellezza non è solo estetica, è l’apprezzamento della poetica del vivere.
Tutto è in divenire, gli incontri nel tempo daranno i loro frutti.
Lucia Boni