Siamo a domenica 29 gennaio 2017, san Costanzo, primo dei giorni della merla.
Ancora una volta ricordo il mio punto di vista in mezzo al popolo su che cosa siano i tre giorni della merla. Perché il popolo ricorda, come ‘il giorno di Lucìa, il più corto che ci sìa’, ma ognuno poi dice la sua in mezzo (al popolo). Nel caso dei giorni della merla si narrano favole di merli bianchi e neri.
I tre giorni della merla possono riferirsi alle riforme dei calendari. L’ultima importante fu quella di papa Gregorio XIII, come narro nel nel posta sopra linkato.
Ad onore della potenza di memoria del popolo, che ricorda qualcosa ma favoleggia sul ricordo, i giorni della merla possono riferirsi ad un’epoca precedente. Il punto fermo dell’antico calendario ebraico, con la Pasqua nel mese di Nisan, marzo -secondo Enciclopedia Cattolica-, uguale al zumero, inizio dell’anno, dalla rivoluzione equinoziale introdotta dai sacerdoti babilonesi di Marduck, espone i due mesi di gennaio-febbraio oggetto della nostra attenzione.
MERLA in zumero ha il significato di: ‘oltre (la) -il- cammino -del- me (mer)’.
ZUMER = ‘cammino (er) del ME della Luna (zu)’. Dove ME è la sua parola creatrice.
L’aggiustamento dei calendari lunari coi calendari solari avvenne attraverso degli spostamenti di giorni da un mese all’altro. Mer.la fu uno di questi spostamenti che adattarono l’anno zumero fatto di dieci mesi normali più il doppio mese morte-vita, di fine+inizio anno all’anno greco-romano di dodici mesi.
Da notare che i nomi degli uccelli, merli, contengono lo stesso significato essendo creature animate, musen, descritte dalla lingua, che nel zumero ha la lontana origine.
Carlo Forin