Ci tramuta il tempo d’anno in anno
e non so dirti, Gionata,
se quello dell’anno scorso ancora sono,
se quali mi apparivano le cose
e le persone ancora tali sono,
se saldo nelle sue credenze
il mio piede va o se vacilla.
Una cosa mi sembra posso dirti:
cresce in me la consapevolezza
che sempre meno mie son le cose
e dal prenderle la mano mi trattiene;
la scoperta di molte somiglianze,
di nuove fraternità e compresenze,
mi rinfranca sì ma pone urgenze.
Luigi Fioravanti