Nell'Epifania della località alpina valtelinese evoluzioni da funamboli lungo il campanile del paese per i volontari del Soccorso alpino vestiti da Befane. A seguire spettacoli e gag
Epifania e chiusura del periodo festivo tra “Befane” bardate delle attrezzature del Soccorso alpino, spettacoli con centinaia di spettatori e giochi per famiglie tra le case e le vie storiche di Geròla alta, Valtellina. Nel paese reduce da un periodo natalizio con tanti ospiti e tante attività di sport, gioco, animazione e svago, l'Epifania ha visto arrivare delle “befane rocciatrici”. I volontari del Soccorso alpino, le guide e gli accompagnatori di Montagna si sono calati con carrucole, discensori, tra moschettoni e imbragature dal campanile della chiesa di San Bartolomeo. Una esibizione vertiginosa e applauditissima.
All'Epifania, nel buio totale della serata di fine dicembre più befane hanno disceso a balzi lungo le corde le pareti della torre campanaria. Il pubblico con le famiglie, i bambini hanno atteso l'arrivo della tradizionale “strega” con il naso adunco e vestita di stracci, che annuncia secondo tradizione la chiusura delle festività e simboleggia l'“epifania” l'apparizione. Gli alpinisti mascherati ma dinamici e veloci hanno distribuito ai bambini dolci, piccoli doni, la “pioggia” di golosità ha richiamato in piazza una folla. In precedenza bambini e genitori avevano partecipato ad una “mega tombolata” molto apprezzata tra giochi di gruppo e animazione.
Sempre nella serata dell'Epifania a Geròla al polifunzionale del paese, oltre 300 persone hanno assistito alla replica della incredibile rappresentazione teatrale Casa dolce Cassa, spettacolo portato sul palco dalla compagnia teatrale I Buontemponi. Il gruppo amatoriale locale si è inventato e ha interpretato questa commedia in due atti che apre la scena su una famiglia come tante. Il padre prepara con pazienza un po' ottusa il proprio funerale, la madre è impegnata in “maneggi” per maritare una figlia convinta single. I pretendenti alla mano della bella scontrosa sono tutti poco credibili, arrivano sul palco un figlio “metallaro”, “cacciatori di ufo” (la Valtellina è agli onori della cronaca in questi ultimi anni per “raffiche di avvistamenti di extraterrestri”). In famiglia comunque “stanno tutti bene”. Alla fine si ride, ci si specchia nelle “tribolazioni” domestiche e di focolare e si celebra un fine settimana conviviale.
Ecomuseo Valgerola