Ordine di farfalla [15-23]
Carlo Forin. Perché Zumero viene detto Sumero
01 Dicembre 2016
 

Già il nome ‘Sumeri’, così come il termine ‘Sumer’ per il paese che essi abitavano, non appartiene al lessico della loro lingua: troviamo tali appellativi nelle iscrizioni, in lingua semitica, della popolazione che si insediò in Mesopotamia attorno al 2600 a.C. e che, col tempo, allontanò i precedenti abitanti. I Sumeri chiamarono il loro paese o kalam ‘paese’ oppure ki-en-gi, tradotto da noi con ‘Sumer’ senza che riusciamo a comprendere il significato dei tre segni che lo compongono. Essi stessi si definiscono sag-gi6 ‘teste nere’, quasi a volersi caratterizzare per una particolarità somatica. Circa poi la loro origine o provenienza, i Sumeri tacciono ostinatamente, lasciando a noi il gravoso compito di ipotizzare il presunto paese da cui provennero e la stessa etnia a cui appartengono.

(Giovanni Pettinato, La città sepolta. I misteri di Ebla,

A. Mondadori, Milano, 1999: 118-119)

Giovanni Pettinato1 è l’assiriologo, venuto meno il 19 maggio 2011, che pubblicò il pensiero sopra riportato, nel 1999.

Dopo tanto tempo, noi siamo in grado, con l’archeologia del linguaggio, di sciogliere E NIG MAH, ‘casa delle troppe cose’ in zumero.

Licinio Glori scrisse nel 1956:

Il 15 marzo 1956 volge il 2° millenario della sanguinosa aurora di Giulio Cesare (: 7 de La Pace di Cesare) …Fu rito della scrittura sumerica incidere Enzu e leggere all’inverso Zuen (semplificato Sin = Luna); diventò uso cananeo scrivere Ba’al diversamente dai correligionari europei di Al’ba. L’ascesa di Babele, verso il 2000 a.C., al predominio mesopotamico sovrappose Bel sia al Al’ba che a Ba’al. (: 28)

L’archeologia del linguaggio ha un’archeo-teca in Tellusfolio con 80 articoli.

Vi segnalo in particolare “Sora Luna”: ‘Signora Luna’, En Zu, è la massima divinità dei Zumeri. Dalla dea luna la men.te zumera [in grafi te.men] riteneva di ricevere la conoscenza se la mente era aperta ig, sag.gi da leggere sag.ig.

(gis/gi)ig

door, entrance [IG archaic frequency: concatenates 2 sign variants].2

Ighighi sono le stelle, che vediamo anche noi, dèi superiori ed angeli e demoni. Gi è anche la canna scrittoria e dub la tavoletta in creta su cui incidere in grafi cuneiformi.

Perciò l’espressione ki.en.gi si legge a giro ig.en.ki, ‘aperto. Signore. Terra’. L’espressione

lu2-na-me’

someone, anyone (‘person’ + indefinite pronoum).3

identifica ogni persona perché la dea Luna le dà il me, l’esistenza e la conoscenza zu.

zu, su2

n., wisdom, knowledge.

v., to know; to understand; to experience; to be familiar with; to inform, teach (in maru reduplicated form); to learn from someone (with –da-); to recognize someone (with –da-); to be experienced, qualified.

possessive suffix, your (singular).

pron., yours.4

zu-a

acquaintance; expert; experienced person (‘to know’ + nominative).5

La Luna Zu ed il Sole Ab, in coppia ZU.AB si leggono abzu.

ZU.AB

(cf., abzu).6

abzu [ZU.AB]

the ‘sentient’ sea –the sea personified as a god (aba/ab, ‘sea’ + zu, ‘to know’; Akk. apsu(m), ‘(cosmic) underground water’) [ABZU archaic frequency].7

 

Carlo Forin

 

 

1 Cfr. in Wikipedia.

2 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 120.

3 Ivi: 161.

4 Ivi: 316.

5 Idem.

6 Idem.

7 Ivi: 14.


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