Lo scaffale di Tellus
Asmae Dachan. Contro il terrorismo, un libro da leggere 
Un’esperienza umana e letteraria coraggiosa
28 Giugno 2016
 

Chaimaa Fatihi

Non ci avrete mai

Lettera aperta di una musulmana italiana

ai terroristi

Rizzoli, pp. 182, € 15,00

 

Non ci avrete mai. Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi è l’opera prima di Chaimaa Fatihi, giovane italo-marocchina studentessa di Legge. Con un linguaggio semplice, diretto e intenso, Chaimaa affida alla sua penna i sentimenti e le idee di una ragazza impegnata socialmente, fiera della sua identità in divenire, fermamente decisa a difendere ciò che ama. Il cuore della giovane sembra battere soprattutto per due valori: la verità e la pace. Sono obiettivi sacrosanti a cui ambisce l’umanità intera, grandi ideali, e Chaimaa, nonostante la giovane età, ne ha fatto una ragione di vita. La verità è quella che spinge l’autrice del volume, edito dalla Rizzoli, a condannare con forza, senza riserva alcuna, i comportamenti criminali dei terroristi, che chiama “i disumani” e a rinnegare che i loro comportamenti rispettino la fede islamica. L’italo-marocchina, che vive nel Mantovano, inorridita dagli attentati di Bruxelles, scrive di getto una lettera, che inizialmente pubblica sul suo profilo Facebook e che presto diventa virale. È un messaggio forte, che tuona contro i loro atti criminali e la loro barbarie, e che punta il dito sulle loro falsità. Non si uccide in nome di Dio, ripete Chaimaa, che cerca di illustrare i lavori e gli insegnamenti dell’islam, ribadendo con forza la sua fierezza di essere musulmana e italiana. L’altro valore per cui si batte da sempre la studentessa è la pace: quella interiore, nel comprendere e accettare la propria identità, quella con gli altri, che implica rispetto, condivisione, conoscenza e quella nel mondo, che si costruisce con un impegno quotidiano e sincero dei singoli e delle comunità.

Un libro che permette di conoscere, attraverso la testimonianza di Chaimaa, il modo di vivere e di pensare di tanti giovani musulmani che vivono a cavallo tra due mondi. Una generazione che si trova a dover affrontare l’orrore e la minaccia del terrorismo, e che ingiustamente si vede spesso additata come coinvolta e colpevole. Chaimaa ha la bellezza di chi è mosso da ideali nobili, e il linguaggio a tratti acerbo e idealista della gioventù, quella gioventù che non ha paura di prendere posizione e che contro il terrorismo trova il coraggio di metterci il nome e la faccia.

 

Asmae Dachan

(da Diario di Siria, 28 giugno 2016)


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