Diario di bordo
Vincenzo Donvito. Imposta/canone Rai. La saga continua... 
La bagnarola ha già individuato 7 milioni di contribuenti
02 Giugno 2016
 

Firenze – La macchina che sta organizzando la riscossione dell'imposta sul possesso di un apparecchio tv tramite la bolletta elettrica, ci fa sapere che va avanti. È l'Acquirente Unico1 che ce lo fa sapere rispettando il termine (31 maggio) che non è neppure ufficiale (ma il cui testo è noto....) e che non è neppure uscito sulla Gazzetta Ufficiale. Sette milioni di utenze residenziali con tariffa D32 attivata prima del 2016 sono state individuate (il termine ufficiale è allineate) e i dati trasmessi ai vari gestori elettrici che poi dovranno inviare il canone in bolletta.

È il primo passo; seguirà un secondo allineamento a metà giugno e quello definitivo il 4 luglio; poi ci saranno gli aggiornamenti continui rispetto ai vari ambi di utenze.

Un'operazione che non è estremismo paragonare a dei marinai inesperti che stanno conducendo una bagnarola verso lidi sconosciuti. Stiamo parlando di un'imposta su cui il Governo ha molto puntato, rivoluzionando tutto il sistema di riscossione, con diversi dubbi, denunce, contestazioni, errori, omissioni,3 ma su cui, siccome si tratta di uno dei più importati benefit (la presenza nelle tv nazionali più seguite) che viene distribuito equamente -come loro dicono, ma c'è una guerra a colpi alti e bassi per accaparrarsi più spazi- a tutti i partiti di governo e di opposizione, sì da garantire ad ognuno la continuità al potere, sono anche spariti gli schieramenti di governo ed opposizione... tutti insieme appassionatamente. Un'imposta importante, quindi. Ma, ultimo esempio di un lungo elenco (come lo spostamento quasi all'ultimo giorno della scadenza per gli utenti che hanno presentato autodichiarazione perché non possiedono un apparecchio tv o per non pagare due canoni avendo più utenze elettriche intestate, etc.), la scadenza del 31 maggio viene “rispettata” dall'Acquirente Unico solo per un suo sentito dire e non per legge... Com'altro, se non così, si dovrebbe interpretare che la norma con la scadenza del 31 maggio ufficialmente non esiste? Così come quella di metà giugno e quella del 4 luglio? Quindi ecco la bagnarola che si dirige verso lidi sconosciuti, questi ultimi tali perché non sono le leggi a stabilire la tabella di marcia, ma la presunta buona volontà di persone che contano e che si telefonano e/o messaggiano fra di loro.

Non è la prima volta -e crediamo non sarà l'ultima- che abbiamo messo il dito su questa piaga. Indipendentemente dal fatto che noi siamo contrari a questo sistema di riscossione e all'esistenza stessa del canone Rai... a parte questo, ci sentiremmo a disagio a non beffeggiarli ed evidenziare il loro pressapochismo quando stanno comunque mettendo in atto e facendo partire una macchina che rastrellerà imposte a man bassa in uno dei mercati più alterati e finti del nostro cosiddetto sistema di economia di mercato: rastrellare soldi partendo dal presupposto che avere una lampadina in casa significa possedere un apparecchio tv, e tu che non lo possiedi ti devi attivare e spendere soldi e tempo per dire che non è come loro sono convinti che invece sia, la dice lunga sui principi ispiratori di questa bagnarola; rastrellare soldi per avvantaggiare il principale concorrente (la Rai) di un mercato -quello dell'informazione tv- che ufficialmente è libero e dove gli altri campano di pubblicità e di qualche briciola che viene loro concessa anche da questo stesso rastrellamento del canone... sono solo due esempi dei lidi sconosciuti verso cui naviga la nostra bagnarola. Sconosciuti perché sono il contrario dei minimi dettami di un'economia di mercato.

Per concludere. Ora hanno “allineato” i primi sette milioni, e siccome dovrebbero arriva a circa 25 milioni (che è il numero Istat dei nuclei famigliari anagrafici presenti in Italia e che, secondo loro, per il fatto stesso di esistere, posseggono un tv e devono quindi pagare l'imposta... un modo bizzarro di calcolare le percentuali di evasione che -dicono- essere ora intorno al 30%), ne mancano ancora 18 all'appello (25-7)... e sempre telefonandosi e messaggiandosi sulle date entro cui farlo, anche perché così tutti potranno essere lodati per virtù e nessuno per non aver rispettato i tempi... visto che questi ultimi ufficialmente non esistono.

La saga continua.

 

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

 

 

1 Acquirente Unico è la Società per azioni del gruppo Gestore dei Servizi Energetici GSE Spa, cui è affidato per legge il ruolo di garante della fornitura di energia elettrica alle famiglie e alle piccole imprese.

2 La tariffa D3 è applicata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di potenza superiore a 3 kW e a quelli stipulati per le abitazioni non di residenza.

3 Sul nostro specifico canale web dedicato al canone, per gli appassionati, può essere ricostruita tutta la storia fino ad oggi.


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