Ha preso avvio il 20 aprile la raccolta firme nazionale sulla proposta di legge di iniziativa popolare della campagna Legalizziamo! per la regolamentazione legale della produzione, consumo e commercio della cannabis e suoi derivati.
La proposta di legge popolare, promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, con la collaborazione e il sostegno di Coalizione Italiana per le Libertà Civili e Democratiche, Forum Droghe, Antigone, La PianTiamo e di decine di grow shop/canapai italiani, è stata presentata ieri in due conferenze stampa ai tavoli di raccolta firme di Roma e Milano, alle quali sono intervenuti, tra gli altri, il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, il presidente Marco Cappato e il tesoriere Valerio Federico, il segretario dell'Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, Rita Bernardini, Hassan Bassi, segretario nazionale del Forum Droghe, Luca Marola, coordinatore dei Grow shop italiani, e l'avvocato Fabio Valcanover.
«I danni sociali, economici e giudiziari del proibizionismo sono sotto gli occhi di tutti», ha spiegato il segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi. «Le droghe illegali sono diventate il terzo business più redditizio al mondo, dopo il cibo e l’energia, interamente controllato da organizzazioni criminali. È provato infatti che anche il terrorismo si finanzia con i proventi del narcotraffico. Serve un cambio di passo radicale nelle politiche sulle droghe e la scelta antiproibizionista è l'unica ragionevole, fondata su basi scientifiche e riscuote il consenso dell'opinione pubblica. Secondo i dati della Direzione nazionale antimafia, un europeo su 4 ha fatto uso di droghe. Con questa legge di iniziativa popolare chiediamo ai consumatori di cannabis di fare 'coming out' e mobilitarsi, ma lo chiediamo anche a tutti i cittadini italiani perché arrivi un segnale chiaro e forte al legislatore».
«Con questa iniziativa continua la nostra storica battaglia per la cannabis terapeutica», ha dichiarato Filomena Gallo segretario dell'Associazione Coscioni. «È grazie al lavoro dell’associazione Luca Coscioni e di A Buon Diritto che si è raggiunta l’intesa tra ministero della Salute e della Difesa per la produzione di cannabis negli istituti fiorentini dello stabilimento chimico farmaceutico militare, che di fatto però non coprirà il fabbisogno annuale rimandando ancora al mercato illegale. Inoltre, abbiamo impugnato il decreto Lorenzin sulla cannabis, perché esclude alcune patologie dall’accesso alla prescrizione. In questa proposta di legge, insieme alla legalizzazione della cannabis, prevediamo anche che il libero accesso ai farmaci cannabinoidi sia reso effettivo. Ciò è possibile sia attraverso un accesso immediato e gratuito ai farmaci, sia attraverso la regolamentazione dell'autocoltivazione per le persone malate, danneggiate da una classe politica che le criminalizza perché non fa differenza tra le sostanze».
Marco Cappato, presidente di Radicali Italiani e candidato sindaco a Milano, ha dichiarato: «Visto che il Governo è immobile e che il Parlamento si trascina, serve una mobilitazione anche a partire dalle città. Vorrei che il Sindaco di Milano divenisse capofila delle città italiane ed europee che chiedono di fermare la follia proibizioniste sulle droghe, e in particolare sulla cannabis».
L’iniziativa vuole contribuire, con la sottoscrizione di almeno 50.000 italiani nei prossimi sei mesi, alle attività istituzionali dell’inter-gruppo parlamentare per la cannabis legale costituitosi esattamente un anno fa. Il testo parte dalla versione calendarizzata alla Camera e la arricchisce con proposte storiche dei Radicali e contributi specifici di esperti e militanti delle associazioni sostenitrici, oltre che giuristi a titolo personale, per rendere il modello di regolamentazione quanto più libero possibile. Raggiunte le firme necessarie il testo verrà presentato in Parlamento per esser incluso nell’iter parlamentare in corso.
La regolamentazione è rivolta ai maggiorenni e prevede, tra l'altro, la libertà di auto-coltivazione individuale o associata in “cannabis social club”, pratiche semplificate per la produzione commerciale, il più ampio accesso possibile alla cannabis terapeutica, l'allocazione delle entrate ad attività informative e sociali, una relazione annuale al Parlamento e la depenalizzazione totale dell'uso personale di tutte le sostanze nonché la liberazione per i detenuti per condotte non più penalmente sanzionabili.
La raccolta firme è stata avviata in concomitanza con i lavori dell'Ungass, la sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu dedicata al tema delle droghe, proprio per ribadire la necessità di interrompere l'immobilismo dell'Onu davanti al fallimento del proibizionismo. All'Ungass è presente - a proprie spese - anche una delegazione radicale guidata da Marco Perduca, in rappresentanza del Partito Radicale che come organizzazione non-governativa è affiliato al Consiglio Economico e Sociale dell'Onu, e con la partecipazione del Professor Andrea Boggio in rappresentanza dell'Associazione Luca Coscioni accreditato per decisione del ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Valentina Ascione
»» QUI è disponibile una scheda sintetica
con i punti principali della legge
»» Sul sito della campagna Legalizziamo!
è disponibile il testo integrale
»» QUI l'audiovideo della conferenza stampa di Roma