C'è ancora il Bel Paese? Per lunghi tratti sì, nonostante i tanti scempi perpetrati. Quella terra che è commistione di natura e lavoro dell'uomo, orlata da uno splendido e storico mare, ricca di borghi e centri storici meravigliosi, feconda dei più preziosi beni alimentari, compreso il divino dono della vite, e l'arte che tempesta di scintillanti gemme città e campagne, i più diversificati luoghi e ambienti. Ah l'Italia...
Ha davvero un senso parlare di Paesaggi culturali, ciò che si farà nell'omonimo seminario (sottotitolo Nuove forme di valorizzazione del patrimonio: dalla ricerca all'azione condivisa) che si terrà lunedì 11 aprile, dalle ore 14:30, all'Auditorium U 12, Via Vizzola 5, in Bicocca, Milano.
E… Paesaggi culturali... è anche il titolo del libro-ricerca, a cura di Alessandra De Nicola e Franca Zuccoli, che nell'occasione sarà presentato e proposto all'attenzione del pubblico, degli studiosi e studenti, di tutti coloro che hanno a cuore le sorti di un concetto così altamente simbolico e, nel contempo, concreto, a ben vedere la principale ricchezza nazionale con le sue affascinanti stratificazioni e le spiccate eccellenze che ne scaturiscono.
Scorrendo il volume si viaggia da Villa Carlotta, con il suoi genius loci, all'Isola Comacina, con il suo patrimonio artistico, archeologico, storico e naturale, dall'Orto Botanico di Bergamo alla Valle d'Astino. Non inganni la scelta in apparenza unicamente lombarda; invero il sentimento che ispira le pagine di questa ricerca è universale, coinvolgendo appieno il senso di quel che siamo e stimolando la riflessione sul nostro essere dentro il bello che ci circonda: quel bello che infine è utile, buono, onesto, colmo di significati, echi e rimandi... «Villa Carlotta famosa in tutto il mondo per quel che ne dicono le Storie del lago e le guide dei viaggiatori ha intorno a sé un giardino vasto e profondo, in cui non si sa dire fin dove l'arte corregga la natura e fin dove questa con la sua potenza rigogliosa nasconda i limiti dell'arte», scriveva Emilio De Marchi nel 1919. E vien da pensare a certi sistemi così organici, armonici e armoniosi, funzionali, come la Val d'Orcia, i Sacri Monti lombardo-piemontesi, il fantastico trinomio Valchiavenna-Valtellina-Val Bregaglia, i tanti scorci appenninici...
L'Amore e Psiche di Adamo Tadolini, il Giardino delle succulente, la fantasia, con profondo fondamento storico, che l'Isola Comacina fosse un autentico borgo (fortificato), la Valle della Biodiversità, la fruizione pedagogica di tutti questi elementi, le rivisitazioni nel contesto operate dagli interpreti dell'arte contemporanea, la temperie ideale che ne governa l'uso, tutto ciò emerge con forza dal libro... «la principale opera d'arte su cui l'educazione umana dovrebbe basarsi è il LUOGO, che ci conferisce la nostra identità. Solo quando comprenderemo i nostri luoghi saremo in grado di partecipare creativamente e di contribuire alla loro storia», ha saggiamente esplicitato Christian Norberg-Schultz.
È uno studio estremamente composito … Paesaggi culturali... (“La vostra anima è un paesaggio squisito”, Paul Verlaine). Del resto chi e che cosa saremmo senza radici, che dobbiamo fortemente proteggere dalla deriva dell'inestetica, banalizzante e logora, dei “non luoghi” che in fondo, e non tanto paradossalmente, demoliscono il senso della condivisione e dell'appartenenza? Molto ben sviluppato anche l'apparato iconografico e decisamente intrigante il capitolo Paesaggio nel cinema di Giacomo Gatti.
I contributi degli specialisti di cui il volume di nutre sono ben distribuiti e mai pesanti, fornendo spunti a iosa e idee per continuare ogni giorno il nostro viaggio. «Il paesaggio riguarda tutti, per questo può esser letto, vissuto, agito… interpretato attraverso molti e diversi punti di vista: quelli che noi qui chiamiamo sguardi. Questo seminario vuole presentare il libro nato dalla ricerca finanziata dalla Regione Lombardia e realizzata dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” insieme ai patrimoni coinvolti e soprattutto grazie alla partecipazione del pubblico. Questo il pretesto per continuare nell’azione di condivisione e di riflessione sul tema del paesaggio culturale al fine di creare una narrazione collettiva».
Durante il convegno verrà distribuito il testo, pertanto è necessario iscriversi utilizzando questo box di contatto.
Alberto Figliolia
PROGRAMMA
14:00 Registrazione dei partecipanti
14:30 Saluti
Marco Martini, Gruppo Beni culturali, Università di Milano Bicocca
Cristina Cappellini, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Regione Lombardia
Graziella Leyla Ciagà, Assessore all’Ambiente, Politiche Energetiche, Verde pubblico-Comune di Bergamo
Mauro Guerra, Sindaco di Tremezzina
Daniele Jalla, Presidente ICOM
Elisabetta Nigris, Presidente del Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria
Martina De Luca, Direzione Generale Educazione e Ricerca-MiBACT Roma
Presentazione del Piano Nazionale per l’educazione al patrimonio culturale
Marco Galateri di Genola, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera
15:00 I patrimoni si presentano
Sara Monga, responsabile turistico culturale complesso Isola Comacina e Antiquarium
Gabriele Rinaldi, direttore Orto Botanico “Lorenzo Rota” e della Valle della Biodiversità (Astino), Bergamo
Mara Sugni, responsabile servizi educativi Villa Carlotta
15:30 Il progetto di ricerca scommettere sul pubblico
Fare ricerca nel paesaggio, Franca Zuccoli
Tra arte e scienza, Alessandra De Nicola
VIP: Visitor In Practice, Claudia Fredella
16:00 Sguardi a confronto. Dialoghi sul paesaggio culturale
Serena Bertolucci (direttore Palazzo Reale di Genova e Polo Museale della Liguria) e Elisabetta Nigris (Presidente del Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria)
Mario Calidoni (ex-ispettore scolastico MIUR, esperto di didattica del patrimonio), Alessandra Gariboldi (coordinatrice delle attività di ricerca della Fondazione Fitzcarraldo) e Silvia Mascheroni (coordinatrice Commissione Educazione e Mediazione, ICOM)
Giacomo Gatti (regista, docente al Politecnico di Milano) e Luca Ghirardosi (docente di scenografia, Accademia di Belle Arti di Brera)
Marco Pellizzola (docente di decorazione, Accademia di Belle Arti di Brera) e Gabriele Rinaldi (botanico, direttore dell’Orto Botanico di Bergamo)
Patrizia Berera (architetto, referente progetti educativi, rete degli Orti Botanici della Lombardia) e Mara Sugni (responsabile dei servizi educativi di Villa Carlotta)
Enrico Squarcina (docente di geografia) e Elena dell’Agnese (docente di geografia politica e geografia culturale)
Saluti conclusivi Maria Grazia Riva, Direttore Dipartimento Scienze Umane per la Formazione.