20 Novembre 2006
 

Come saprete, i referendum per l’approvazione popolare della costituzione europea sono stati sospesi.

I Francesi, quelli che probabilmente hanno resistito di più alla ‘pretesa’ di inserirvi le nostre radici cristiane, col loro no nel referendum hanno promosso un procedimento di rifiuto della Costituzione che pareva inarrestabile. Così, siamo sospesi per vedere se gli animi raffreddati cambieranno idea ed i referendum intanto non si tengono.

Per una volta, i nostri rappresentanti hanno fatto bene: il Parlamento italiano ha votato sì alla Costituzione e, per noi, il caso è chiuso.

 

Da Europeo, posso però continuar a discutere la questione sospesa. In particolare, non sono d’accordo su quel rigetto della pretesa di dichiarare in Costituzione le nostre radici storiche cristiane o, almeno, vorrei che la pretesa radicale andasse fino in fondo.

Dicono: non vogliamo neppure un tratto religioso nella nostra Costituzione; troppo ci pesano i conflitti religiosi che ci hanno dilaniato in passato. E poi, non vorremmo che le istituzioni religiose traessero motivo per interferire negli affari pubblici. Noi siamo anonimi di religione!

E così l’Europa è orfana: non dichiara il suo passato culturale (religioso) per paura.

Perché, allora, mantiene il nome di Europa?

Si sa che Europa è quella fanciulla mediorientale rapita ed impollinata da Zeus.

Il dialogo difficile con la Turchia potrebbe far sorgere il tema religioso: non è stato un dio greco colui che ci ha rapito la donna?

Così, la questione religiosa, tanto temuta da cancellarne i tratti nella carta Costituzionale, tornerebbe fuori!

 

Chiamiamoci, allora, Continente X.

Saranno contenti tutti coloro che vogliono un’identità immune dalle tragedie del passato.

E non correremo il rischio di persecuzione per satira religiosa: chi ci potrà identificare con –cerco X-?

 

Potremo guardare il futuro da orfani perfetti!

 

Carlo Forin