Telluserra
Maria Lanciotti. Cantuccio della fantasia/ Leggende indiane. (Quinta parte)
11 Febbraio 2016
 

I CAPELLI DELLA VECCHIA

 

(Fuoco Danzante:)

Eravamo poveri e senza casa, mia nonna Falce di Luna ed io, ma nessuno ci accoglieva nel suo accampamento perché le tribù erano in guerra tra loro ed erano tutti affamati come noi.

Dente di Alligatore ci offrì una tenda per dormire ma nulla da mangiare, perché il loro territorio era poverissimo di prede.

Lo ringraziammo e mia nonna disse che avrebbe ricambiato l’ospitalità occupandosi dei bambini che restavano soli tutto il giorno, dopo che gli uomini erano usciti per la caccia e le donne in cerca di erbe e radici.”

(Nonna Falce di Luna ai bambini affamati:)

Vi piacciono le belle storie?”

(Bambini:)

Sì, però…”

(Nonna Falce di Luna:)

Però avete fame e le storie, anche se belle, non riempiono la pancia, vero?”

(Fuoco Danzante:)

Mia nonna entrò nella tenda e ne uscì con un pentolone fumante, pieno di una farinata gialla come il sole.”

(Nonna Falce di Luna:)

Ecco bambini, mangiate questo cibo buono e nutriente, e se farete i bravi ve ne darò tutti i giorni”.

(Bambini:)

Che buono, che buono!”

(Fuoco Danzante:)

Mia nonna era magica, portava con sé sempre una bisaccia misteriosa. Passò il tempo e anche l’ultimo mese dell’anno, quello della “lunga notte”, finì. La mia vecchia nonna si era fatta ancora più vecchia, e così debole che una mattina non ce la fece ad alzarsi dal letto e mi chiamò accanto a sé.”

(Nonna Falce di Luna:)

Vieni qua, piccolo Fuoco Danzante e ascolta. Io sto per lasciare questo mondo, ma per essere ricordata dalla tribù degli Alligatori ho seminato un po’ di granturco vicino all’accampamento affidandolo alle cure dei bambini, chissà cosa ne è stato…”

(Bambini:)

Noi abbiamo annaffiato e zappato come ci è stato raccomandato di fare e finalmente abbiamo visto spuntare la prima pannocchia, ma…”

(Fuoco Danzante:)

Ma…”?

(Bambini:)

Ma proprio al momento del raccolto la Vecchia sparì…”

(Fuoco Danzante:)

Questo fece credere a tutti mia nonna, con la mia complicità.”

(Dente di Alligatore:)

Scomparve e non la vedemmo più, ma la ricordiamo sempre. Quei fili bianchi che spuntano dalle pannocchie sono i suoi capelli. La Vecchia si è trasformata nel granturco che ci ha donato e la fame non ci perseguiterà più!”

(Fuoco Danzante:)

Sì, mia nonna era proprio magica! e magica è la bisaccia che mi ha lasciato: sembra vuota ma ogni volta che la capovolgo lascia cadere qualche chicco di granturco che come tocca terra attecchisce e nasce un nuovo campicello!”

(Bambini:)

E poi dicono che le belle storie non riempiono la pancia!”

 

Maria Lanciotti

 

 

Cantuccio della fantasia. Leggende indiane adattabili a teatro – 5ª parte

Liberamente ispirate a Miti e Leggende: America Settentrionale a cura di Raffaele Pettazzoni, UTET, 1953


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