Emerge su dal fondo
esonda la parola
a rompere il silenzio
e pronunciare al mondo
ciò che aspetta
ancora nell’assenza,
ciò che fluttua
nell’andare più indistinto
ancora lì senza
la forma né i contorni
nel simbolo lucente
che emerge e vale
del giorno ritornante
del natale
e che di colpo cessa
di essere in procinto
e si fa vivo da incolore,
si assume e circoscrive
come contenuto
del suo contenitore
dentro il reticolo del nome.
Paolo Ruffilli