Vetrina/ Alberto Figliolia. Haiku per Parigi | | 20 Novembre 2015
Strade d'autunno
e vittime innocenti,
Parigi geme.
Nebbiose lacrime
soavi crepitando
piangono gli alberi.
Novembre, il tredici:
nella Ville Lumière
spari, grida, esplosioni.
Nel nome di chi?
Allah, Dio, God, Dieu, Dominus...
Strade linfatiche,
foglie cadute,
i sogni dei poeti
spazzati via.
Folli colonne...
Sacri suicidi, osanna...
Sangue di bimbi.
Realpolitik...
La guerra fra ultimi e ultimi...
I crani aperti.
Toraci e squarci...
Uno per uno, a terra,
a supplicare.
E bombe ancora
in altri altrove, stupri,
tende nel fango,
mitra dans les rues,
fantasmi, droni, martiri...
Dov'è pietà?
Musica rotta...
Concerto di proiettili...
L'apocalisse.
Fratelli in morte
gli affogati nel mare
e i morti nei bar.
Strade d'autunno
e vittime innocenti,
il mondo geme.
Alberto Figliolia
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