Pierantonio Pardi: vergogna suprema vergogna!
08 Novembre 2006
 
Vergognosi gli ideatori, vergognosi i presentatori, vergognosi i protagonisti, vergognosi gli spettatori. Questi reality sono la sinossi più esecrabile e immonda che un’operazione di bassa macelleria pseudo-pornografica (perché la pornografia è una cosa seria…. si leggano Il Pornografo di John McGahern o, ancora meglio, l’Opus pistorum attribuito a Henry Miller, ma forse di Anais Nin… e la lista sarebbe lunga…). Il problema è un altro: chi guarda i reality non legge o, se legge, non capisce. Insomma che gusto c’è a vedere starlette di quarta categoria, attori falliti, efebi e ninfe vomitate dalla spazzatura televisiva su canovacci pietosi e penosi, giocati sul grande tormentone della fame, (ma leggano Rabelais o guardino qualche film di Totò e Pasolini…) in esibizione testicolar–clitoridea esibita con un lessico postribolare o, in ogni caso, ai limiti della licenza media, dell’ebefrenia, della schizofrenia pre-grammaticale, del fonema che precipita nella lallazione.
E allora, questo è lo spettacolo! Roba che verrebbe voglia di riesumare il KGB e… insomma... vabbè fate voi ragazzi… ditegli di smettere…
E invece NO! Ecco che un epigono di Rustico di Filippo o forse di Cecco Angiolieri, un tal Ceccherini, comic (azzo) di serie C, bestemmia in cotal contesto, e allora qualcuno urla allo scandalo, nota una discrasia, una disarmonia in un’Arcadia ispirata al buon gusto e alla raffinatezza.
Lo so che la grande Meringa vigila (lui sì che è un grande Fratello) sulla blasfemia e sull’osservanza pedissequa dei comandamenti, lo so che a Lui non scappa niente e che allerta, con un solo impercettibile movimento delle sue scarpette rosse griffate Prada, manipoli di bigotti e baciapile dell’etere che corrono subito ai ripari ed epurano l’iconoclasta, spruzzando un po’ di deodorante sulla merda che riversano a palate nei cervelli obnubilati dei poveri pitocchi che ancora li consolano a colpi di auditel.
Lo so che non c’è una cura per questa idiozia dilagante, ma perché nessuno, escluso Beppe Grillo o pochi altri, s’incazza quotidianamente contro questo buonismo dilagante che tollera tutto. Ritorniamo ad essere intolleranti, insofferenti, intelligenti.
 
pierantonio pardi

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