Diario di bordo
Martina Simonini. Cosė č se vi pare (o anche se non)
Elaborazione grafica di Giacomo De Panfilis [Repubblica.it]
Elaborazione grafica di Giacomo De Panfilis [Repubblica.it] 
13 Giugno 2015
 

Pare a me che in tempi non troppo remoti si usasse lanciare mediaticamente l’attenzione su alcuni temi dal forte contenuto etico (testamento biologico, eutanasia, accanimento terapeutico ma soprattutto “DICO” e procreazione assistita) per monopolizzare l’attenzione dell’opinione pubblica... I politici e i giornali ne parlano ma non se ne parla in parlamento perchè questi sono argomenti pericolosi per la tenuta di quest’ultimo, soprattutto al Senato...

Pare a me che questa cosa non funzioni più e che “la ggente”, sempre più impegnata a far fronte alle tribolazioni quotidiane, diventi sempre un po’ più refrattaria all’impegno sociale, alla riflessione su argomenti che, spesso, si traducono in vicende concrete drammatiche sia per le singole persone che per la collettività.

 

Pare a me che la nuova legge elettorale, giusto per citare un esempio tra i più eclatanti, non sia un granché. Vale la pena di riassumerla sinteticamente: la legge vale solo per la Camera e non per il Senato ed entrerà in vigore il 1° luglio 2016 (non è un errore di battitura: è proprio il 2016!). Si eleggeranno 630 deputati (nessuna riduzione quindi dei parlamentari). La soglia di sbarramento per i partiti è del 3%. La soglia da raggiungere per la vittoria o l’attribuzione del premio di maggioranza è del 40%. Se nessuna lista raggiunge il 40% si va al ballottaggio tra le prime due liste.

Una parte delle liste sarà bloccata (esattamente come il porcellum), cioè i primi in lista entreranno di sicuro alla camera, da “nominati” e non da “eletti”. Vi risparmio la spiegazione della distribuzione dei collegi per regione e dei candidati per collegio “plurinominale”. Rinuncio anche a provare a spiegare i calcoli per il quoziente elettorale; quello per i seggi attribuiti alla lista e quello della loro ripartizione (attribuiti su base nazionale) all’interno della lista... Se poi si volesse fare la genesi di come sia stato ideato l’italicum, bisognerebbe parlare del sistema spagnolo, francese, tedesco, polacco ecc. e dire che l’italicum è una specie di pot-pourri di tutti questi sistemi.

 

Pare a me che se a tutto questo ci aggiungiamo che il PD è favorevole al TTIP, che la “buona scuola” che il PD promuove a me parrebbe da bocciare, sembra sempre più difficile riconoscersi ancora nel PD e vien voglia di adottare, per il momento, un atteggiamento di aristocratico astensionismo... è più prudente non far niente.

 

Pare a me che la chiusura de ‘l Gazetin sia cosa che mette malinconia... e non c’è bisogno che vi racconti il perchè... Mi sembra che anche questo sia un segno emblematico del tempo che viviamo.

 

Un “Così è (se vi pare)” di pirandelliana memoria, mi sembra la miglior chiosa. Non vi pare?


Martina Simonini

(da 'l Gazetin, maggio-giugno 2015)


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