Lo scaffale di Tellus
Marisa Cecchetti. Il testamento di Rossana Giorgi Consorti
29 Maggio 2015
 

Rossana Giorgi Consorti

Il testamento

Garfagnana editrice, 2015, pp. 176, € 14,00

 

È un nuovo giallo ambientato a Lucca, Il testamento, romanzo di Rossana Giorgi Consorti, scrittrice che si distingue da tempo per la sua passione di giallista, dimostrata attraverso romanzi e racconti. Cambiano tempi e situazioni ma la cittadina chiusa dentro le mura, con i suoi vicoli medioevali, i chiassi, la penombra, i suoi abitanti prudenti, attenti e informati di tutto, continua ad essere fonte di ispirazione per creare intrighi e malefatte.

Se da un romanzo all’altro cambiano i protagonisti, rimangono comunque uguali le forze dell’ordine, magari con passaggi di ruolo. Infatti il commissario napoletano Antonio Spaino, catapultato a Lucca suo malgrado tanti anni fa nel primo giallo, a questo punto si è affezionato alla città e ci ha trovato pure moglie. Ora è diventato questore, ma il nuovo commissario ha bisogno di lui e della sua esperienza come l’affamato ha bisogno di pane.

La Scrittrice crea un intreccio molto coinvolgente intorno al testamento di un anziano, ricco e fondamentalmente generoso, ma amante degli scherzi come un ragazzino. E ne combina delle sue anche col testamento.

Una carrellata di figurine ben delineate prende consistenza piano piano, figurine che hanno tutte qualcosa di troppo, che escono un po’ dalle righe strappando un sorriso divertito. Sono piombati a Lucca anche i parenti che vivono altrove, per tenere sott’occhio i movimenti davanti e dentro un certo palazzo del Fillungo, dove abitava il defunto benefattore. Intanto una figura sconosciuta, che si spaccia per uno scrittore di gialli in cerca di ispirazione, diventa l’occhio lungo e l’orecchio che registrano tutto.

Romanzo che si legge con curiosità, che conferma la creatività della Giorgi Consorti, la sua speditezza di linguaggio e di dialogo, l’abilità nel calibrare le parti, le presenze, gli interventi, l’attenzione a spargere elementi ma non troppi perché si rimanga fino in fondo a cercare l’assassino. Perché oltre al caro estinto che mette in moto un carosello impazzito intorno al testamento, si scopre anche il cadavere di una donna, vittima della avidità del gruppo.

 

Marisa Cecchetti



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