Alessandra Borsetti Venier: La Corrispondenza del Tutto | | | ph. Gian Paolo Lucato |
27 Maggio 2015
Si inaugura sabato 30 maggio alle ore 18 presso lo spazio AGRIART, Contrada Marchesi 23/24 a Gualdo di Macerata la mostra “La Corrispondenza del Tutto”. Dopo il saluto di Giovanni Zavaglini, sindaco del Comune di Gualdo, interverranno Manila Isidori assessore del Comune di Gualdo, Edda Sensini artista e coordinatrice di AGRIART, Adolfina De Stefani artista, Alessandra Borsetti Venier artista ed editore. Seguirà la performance “Le déjeuner sur l'herbe” di Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani con la partecipazione di Donato Ceron e Anastasia Moro e infine la proiezione del documentario Le mura di Sana’a di Pier Paolo Pasolini, 1971.
Il progetto di ricerca ideato e curato da Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno, è focalizzato sull’indagine e sulla documentazione del rapporto tra arte e vita, tra finzione e realtà, tra artista e spazio interno / spazio esterno della galleria. Il progetto ha dato origine alla mostra in progress “La Corrispondenza del Tutto” realizzata alla Galleria 3D di Mestre, ospitata in seguito alla “Barbagianna: casa per l’arte contemporanea” di Pontassieve (FI) e all’Università di Architettura di Firenze. In questa occasione, viene installata negli spazi di AGRIART arricchita dalla presenza di un nuovo gruppo di artisti provenienti soprattutto dalle Marche.
Artisti partecipanti: ANONIMO, Roberto Assenza, Enzo Barion, Alessandra Borsetti Venier, Alessandro Botta, Manù Brunello, Maurizio Bucca, Pietro Calabretta, Gloria Campriani, Gianpaolo Canova, Dino Cappelletti, Libera Carraro, Riccardo Cecchetti, Donato Ceron, Antonio Ciarallo, Paolo G. Conti, Fiorella Corsi, Carmela Corsitto, Angelo Cortese, Giorgio Costantino, Luca De Silva, Andrea Del Sere, Adolfina De Stefani, Maurizio Follin, Domenico Fratini, Gabriella Gallo, Gisella Genini, Cristina Gozzini, liibaan, Gian Paolo Lucato, Marta Luppi, Ruggero Maggi, Giuliano Mammoli, Antonello Mantovani, Nives Marcassoli, Angela Marchionni, Andrea Marini, Paolo Mazzuferi, Lianna Mkrtchyan, Emilio Morandi, Anastasia Moro, Angelo Muriotto, Riccardo Naletto, Antonio Panino, Emmanuele Panzarini, Doria Paola, Rita Pedulà, Edoardo Pilutti, Gianpiero Poggiali Berlinghieri, Pasquale Prencipe, Carlo Pucci, Giancarlo Pucci, Roberto Pupi, Gigliola Ranzato, Rossella Ricci, Marco Riccitelli, Riccardo Rommozzi, Edda Sensini, Fulgor Silvi, Erik Strauss, Luca Tomassini, Giorgio Trinciarelli, Stefano Turrini, Giovanna Ugolini, Daniele Valente, Angelo Ventimiglia, Gianni Vitale, Piero Viti.
Il progetto ha voluto costruire un ponte ideale con la 14ª Mostra di Architettura di Venezia 2014 coinvolgendo un numero consistente di artisti in dialogo tra loro e con i temi proposti e dibattuti dall’importante appuntamento veneziano. Ricercando corrispondenze con il tutto in pittura scultura, fotografia, video, grafica, molti artisti hanno partecipato alla selezione inviando un lavoro realizzato per il progetto, vincolati al formato 30x30 cm suggerito dai curatori.
«La Corrispondenza del Tutto» scrive il critico e curatore Gaetano Salerno «risveglia l’archetipo culturale (e cultuale) di un pensiero antico, contemporaneamente analitico e sintetico, robusto e inamovibile come una struttura trilitica, stabilmente retta da piedritti dorici e definita, nel suo potenziale e infinito sviluppo verticale, dal rigore della trabeazione.
Nell’immagine della perfezione architettonica del tempio greco, espressione di una forza intellettuale spiritualmente contestualizzata nel mondo fenomenico, la pietra posta sulla pietra rimarca come l’uomo, scoperte le leggi della natura, abbia saputo comprenderle e interpretarle in maniera funzionale. In queste leggi, sopravvissute al tempo, sono celati i principi del nostro essere moderni; nella loro ingannevole semplicità la spinta a un progresso – la cui manifesta espressione artistica è lettura dello sviluppo del pensiero – che non può prescindere dall’interpretazione del canone, pena la rinuncia a principi di libertà espressiva faticosamente intercettati.
Nelle architetture dei secoli d’oro ellenici è ancora possibile intuire la metafora di un principio euritmico e armonico ben più importante del progetto realizzativo stesso, più pesante dei rocchi delle colonne, che subordina la venustas, ai principi di utilitas e di firmitas e poi ancora ridefinisce e ridiscute i concetti di mediocritas e concinnitas.
Una preziosa lezione dunque per chi, nella conquista estrema di sprazzi di contemporaneità, ha scordato di anteporre la visione etica a quell’estetica, compiendo due operazioni culturalmente rischiose: porsi come intransigente ostacolo alla linea di trasmissione di un sapere consolidato e storicizzato e confutare l’idea che la modernità sia un perdurare attenuato ma costante di una percezione iniziale, disgiungendo così materia e memoria ed erodendo quelle corrispondenze che, riunendo il tutto, il particolare all’universale, la sezione all’insieme, impediscono alle nostre culture di sconfinare nel caos disgiuntivo e nella frammentazione dei saperi».
Visite su appuntamento - AGRIART Contrada Marchesi 23/24, 62020 Gualdo, 339 5727177 - 339 4479271 www.agriart.it
Con il patrocinio: Consiglio Regione Marche - Provincia di Macerata - Unione Montana dei Monti Azzurri - Comune di Gualdo
Con la collaborazione: MultiMedia91 (Firenze), La Barbagianna: casa per l’arte contemporanea (Pontassieve), Segnoperenne (Mestre-Venezia), Galleria 3D (Mestre-Venezia) | | |