Diario di bordo
Radicali Sondrio in piazza a favore dei Rom e per il testamento biologico 
Dall'8 aprile campagna per il riconoscimento della minoranza rom e sinti
08 Aprile 2015
   

L’8 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale delle popolazioni Rom, istituita dall’ONU nel 1979.

Quando si parla di Shoah difficilmente si ricorda che anche i Rom e i Sinti furono sterminati sotto il nazismo e che quel genocidio riguardò ben 500.000 persone: i Rom lo chiamo Porrajmos, il «divoramento». Quella persecuzione razziale, purtroppo, non è terminata con la fine della seconda guerra mondiale e, proprio nel nostro tempo, torna ad assumere aspetti che fanno inorridire ma dei quali sembra esserci ben poca consapevolezza istituzionale.

A partire proprio dall’8 aprile, inizia in tutta Italia la raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare “Norme per la tutela e le pari opportunità della minoranza storico-linguistica dei rom e dei sinti”, presentata per conto di 43 associazioni rom e sinte e con l'adesione di ARCI, CGIL, UIL, Radicali Italiani e Rifondazione Comunista.

Il testo della proposta di legge intende tutelare il patrimonio linguistico-culturale dei rom e sinti con istituti analoghi a quelli previsti dalla legge del 1999 per tutte le altre minoranze, sanzionare le discriminazioni fondate sull'appartenenza ad etnie minoritarie in attuazione del principio costituzionale di eguaglianza, contrastare i pregiudizi nei confronti di questi gruppi sociali che sono causa della scarsa integrazione e della loro marginalizzazione sociale ed economica.

Radicali Sondrio promuove un primo tavolo di raccolta firme per sabato 11 aprile, dalle 9 alle 12:30, a Sondrio in piazza Campello.

 

Nella stessa occasione sarà anche possibile sottoscrivere un appello rivolto al Consiglio comunale del capoluogo per l'istituzione del Registro dei testamenti biologici, a partire dalla Proposta di deliberazione di iniziativa popolare in base alla quale il Comune di Milano ha regolamentato la materia nel 2013.

La petizione ricorda come già 133 Comuni (fra cui Milano) e un'intera Regione (il Friuli Venezia Giulia) hanno deliberato l’istituzione di un registro del testamento biologico, risultando operativo quindi per quasi 14 milioni di italiani a livello locale (il 23% della popolazione italiana); in altri 41 Comuni sono state presentate proposte di mozioni o delibere in consiglio comunale e in alcuni casi con la modalità dell'iniziativa popolare.

 

Gianfranco Camero

p. Radicali Sondrio


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