Scroscia, poi spiove.
Falansteri pastello
grondano lacrime.
Sull'asfalto umido
mendicanti sdraiati;
accanto, un cane.
Come fosse un blues
sulle vie cittadine
cade la pioggia.
Al cielo nero
ragnatele di rami,
voci invisibili.
Sfilano neon,
un grattacielo verde.
Città deserta.
Nel treno in corsa
dipano il lento buio –
Sogno montagne.
Il treno strina
la notte lenta, livida.
Nuvole nere.
Accovacciati
sfiatano nella notte
cani di buio.
Cave di buio.
Nel cuore si dilatano
presentimenti.
Lampioni in fuga
notturni girasoli
che temon l'alba.
La gatta in cesta
nel treno regionale
miagola triste.
Il treno sfila
nell'acquoso silenzio
di città spente.
Alberto Figliolia