Arte e dintorni
Fundamentals. Alla Biennale di Venezia, la 14ª Mostra Internazionale di Architettura 
Venezia (Giardini e Arsenale) fino al 23 novembre
22 Giugno 2014
 

Aperta al pubblico fino al 23 novembre 2014 La Biennale di Venezia – Mostra Internazionale di Architettura “FUNDAMENTALS”, ai Giardini e all’arsenale, diretta da Rem Koolhaas. La mostra è affiancata da 65 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro di Venezia.

Il Padiglione Italia in Arsenale è curato quest’anno da Cino Zucchi con una mostra dal titolo Innesti/grafting.

«Una Ricerca Corale sull’Architettura», così Paolo Baratta introduce l’edizione di quest’anno. «Con Rem Koolhaas abbiamo dato vita a una grande Biennale di ricerca sull’Architettura. Rem ha pensato a un progetto che coinvolge tutta la Biennale, insieme a uno stuolo di ricercatori».

“Absorbing Modernity 1914-2014” è stato proposto per il contributo di tutti i padiglioni dei paesi partecipanti, e quindi anch’essi sono impegnanti in una parte consistente della ricerca complessiva, il cui titolo è Fundamentals.

La storia degli ultimi cento anni prelude a Elements of Architecture al Padiglione Centrale, dove il curatore ripropone al mondo contemporaneo nuovi riferimenti della disciplina: per gli architetti ma anche per il dialogo con la committenza e la società. Questa mostra è il risultato di una ricerca durata due anni presso la Harvard Graduate School of Design e della collaborazione con esperti provenienti dall’industria e dal mondo accademico. Elements of Architecture sottopone a una analisi al microscopio gli elementi fondamentali dei nostri edifici, utilizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo: pavimenti, pareti, soffitti, tetti, porte, finestre, facciate, balconi, corridoi, camini, servizi, scale, scale mobili, ascensori, rampe… Per la mostra sono stati selezionati i passaggi più significativi, sorprendenti e sconosciuti di un nuovo libro, elements of Architecture, che ripercorre la storia globale di ogni elemento. Esempi antichi, passati, presenti e futuri degli elementi sono messi a confronto in stanze dedicate ciascuna ad un singolo elemento. Per creare esperienze diverse, sono stati ricostruiti alcuni ambienti molto differenti tra loro – archivio, museo, fabbrica, laboratorio modello, simulazione…

La sezione Monditalia alle Corderie in 41 ricerche, ci ricorda senza compiacimento né pregiudizio le complessità della realtà del nostro paese, paradigmatiche di quanto avviene in altre parti del mondo, complessità che devono essere consapevolmente vissute se si vuole una rigenerazione. Danza, musica, Teatro e Cinema, con i programmi e le consulenze dei direttori di questi settori che parteciperanno alla vita della sezione, insieme a dibattiti e seminari lungo i sei mesi della durata della Mostra.

Baratta conclude: «L’informazione conquista nuovi strumenti e l’aggiornamento si fa più facile; in questo contesto appare utile una Biennale di ricerca, anche come un antidoto alle diffuse tendenze al conformismo e all’indifferenza, e a quella passività che rischia persino di spegnere il desiderio d’arte e di architettura. Ritrovare “elementi” di riferimento per esprimere meglio quei desideri è tra le ambizioni della presente ricerca, rivolta agli addetti sì, ma soprattutto al pubblico in generale».

La cerimonia di inaugurazione e di premiazione della 14ª Mostra, che si è aperta ufficialmente al pubblico sabato 7 giugno ai giardini, con la consegna del Leone d’Oro alla carriera a Phyllis Lambert, e dei premi ufficiali assegnati dalla giuria internazionale.

La canadese Phyllis Lambert, studiosa di architettura e urbanistica, fotografa, fondatrice e direttrice emerito del Canadian Center for Architecture (CCA) a Montreal ( la città in cui è nata nel 1927) è stata premiata da Paolo Baratta e dal direttore Rem Koolhaas, non come architetto, ma come committente, curatore del centro e per aver voluto offrire un eccezionale contributo all’architettura del XX secolo affinché fosse Mies Van Der Rohe a realizzare il Seagram Building a New York. Il suo costante contributo al progresso dell’architettura contemporanea e le sue preoccupazioni per gli aspetti sociali connessi al progetto di conservazione urbana e del ruolo dell’architettura nella sfera pubblica le hanno assicurato una vasta riconoscibilità internazionale.

 

Maria Paola Forlani


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