Sì, viaggiare
Anna Lanzetta. Luoghi da scoprire: Fauglia e il museo “Giorgio Kienerk”
Giorgio Kienerk,
Giorgio Kienerk, 'Tramonto toscano', 1920 
04 Giugno 2014
 

Ogni viaggio è una scoperta che dimostra la ricchezza del nostro paese. Ci sono luoghi che si scoprono per caso e che conservano tesori preziosi. È questo il caso di Fauglia, un borgo in provincia di Pisa, posto su dolci colline, ricco di stupendi paesaggi e di storia millenaria; un luogo ameno, dove natura e cultura si coniugano perfettamente e lo sguardo spazia sul territorio circostante verso i monti Pisani, le Alpi Apuane, il promontorio di Luni, un piccolo tratto di mare e oltre fino a perdersi.

L’atmosfera serena di Fauglia avvolge il visitatore come un manto ovattato, il verde sovrasta e ogni angolo sembra uscito dal pennello di un artista. Le attrazioni che offre il borgo sono molteplici e tra queste spicca il museo che il Comune ha dedicato nel 2008 all’artista, Giorgio Kienerk, collocato nelle storiche carceri giudiziarie dopo la donazione delle opere da parte della figlia dell’artista, Vittoria.

Le opere mostrano l’iter artistico di Kienerk dalla produzione giovanile agli ultimi dipinti eseguiti a Fauglia. La raccolta comprende sculture a tutto tondo e a bassorilievo, pitture ad olio e a pastelli, importanti disegni, estrose macchie senza contorni disegnati, realizzate da Kienerk all’inizio del Novecento e una serie di taccuini. Dominano tuttavia il ritratto e il paesaggio che esemplificano il suo amore per la campagna toscana e per quella di Fauglia in particolare, gli affetti familiari e i suoi stati d’animo, ora solari ora intrisi a tratti di un senso di malinconia.

Ricca e molteplice si presenta la sua produzione che risente dell’influenza di Adriano Cecioni al quale fu affidato adolescente e degli insegnamenti di Telemaco Signorini. La sua arte maturò nel clima dei Macchiaioli ed egli fece propria l’esigenza di uscire dagli ambiti accademici per rappresentare la natura e la fantasmagoria della luce nella declinazione del giorno. Si dedicò alla scultura, alla pittura, alla grafica, all’illustrazione e all’arte applicata.

Realizzò le sue opere con i mezzi più vari: dal pastello all’olio, alla matita in pittura, dal basso all’alto rilievo, al tutto tondo in scultura, dal segno alla campitura nella grafica e aderì ai nuovi orientamenti artistico-culturali, quali il Simbolismo e l’Art nouveau.

Il clima artistico del tempo si respira ancora nelle ville che punteggiano il territorio, come villa Marcacci di Poggio alla Farnia, dimora della famiglia Kienerk, abitata fino al 2013 dalla figlia Vittoria e la Villa-fattoria Gioli, situata tra Fauglia e Valtriano, ove abitarono i fratelli Francesco e Luigi Gioli, celebri pittori macchiaioli, nei cui salotti si possono rivivere le atmosfere di un tempo care a Guido Gozzano. Gli arredi, gli alberi secolari e l’intenso profumo di rose e gelsomini fanno respirare il tempo passato. La loggia di villa Gioli, posta in alto, domina il paesaggio. Luogo di ritrovo un tempo di artisti suscita forti emozioni nel ricordo di un’età trascorsa e crea suggestioni nella percezione di quando era frequentata da artisti quali: Lega, Fattori, Martelli, Signorini, Kienerk e Cecioni.

Il museo Kienerk è un luogo da visitare perché aperto a qualsiasi livello di lettura: al cultore, al curioso, al visitatore occasionale, allo studioso, alle scolaresche, perché possono ricavarne molteplici sollecitazioni. Il museo è infatti uno scrigno, magistralmente allestito, curato in ogni particolare, che consente conoscenze storico-artistiche e culturali sia per approfondimenti individuali che per lavori interdisciplinari, alla luce di un passato che si lega al presente attraverso l’arte, la poesia e pagine di storia. Ogni opera d’arte del museo è come la pagina di un libro, basta sfogliarla e leggerla per carpirne il senso e la bellezza ed entrare con la pittura in stretta sintonia con l’ambiente.

È importante insegnare ai ragazzi che la conoscenza dell’arte offre ad ognuno una grande ricchezza e che di fronte ad un’opera non basta guardare ma bisogna saper “vedere” perché è il vedere oltre che ci rende curiosi, ci fa indagare e ci fa scoprire il senso più profondo delle cose.

Il museo Kienerk offre questa possibilità.

 

Museo Kienerk
Via Chiostra I, n. 13 - Fauglia (Pi)

Ingresso: € 4,00 intero - € 2,00 ridotto

Apertura: martedì e giovedì 9:00-13:00

sabato e domenica 9:30-12:30 / 16:00-19:00

 

Anna Lanzetta

annalanzetta.blogspot.com


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