Parlamento europeo. Situazione russa e ingresso della Turchia nell'UE | | | 'Le Monde', 11/10/2006 |
16 Ottobre 2006
Durante la minisessione del Parlamento europeo, riunito a Bruxelles mercoledì 11 e giovedì 12 ottobre, Marco Pannella e Marco Cappato sono intervenuti durante i lavori:
Pannella sul funerale della giornalista russa
– Signor Presidente, onorevoli colleghi, meno di 24 ore fa ero a Mosca e per un istante stavo per indossare la fascia di deputato europeo mentre ero in mezzo alle migliaia di persone che rendevano l'estremo omaggio ad Anna Politkovskaja. Poi ho pensato che sarebbe stata un'offesa per gli occhi di quella donna, che pure non potevano vedermi, vedere inalberato il nostro emblema.
La giornalista Anna Politkovskaja ci ha raccontato quello che non avete voluto sentire né vedere. Alla pagina 6 di Le Monde di oggi, si legge di persone arrestate a Mosca perché dicono: “Georgiani, siamo con voi”! Georgiani, non ceceni. E i simboli indossati dagli arrestati appartengono al Partito radicale transnazionale. Noi, come radicali e liberali, abbiamo portato in questo Parlamento i membri del governo ceceno in esilio, che venivano ad annunciare la loro scelta non violenta. Non se ne è fatto nulla.
Signor Presidente, mi conceda di formulare un invito: non chiamiamo più i nostri edifici “Schuman” o “Adenauer”, chiamiamoli “Daladier” e “Ollenhauer”! Togliamo questi nomi che non abbiamo il diritto di usare…
(L'oratore è interrotto dal Presidente).
Cappato sull´ingresso della Turchia nell´UE
– Signor Presidente, onorevoli colleghi, avevamo sottolineato come fosse stata intempestiva la dichiarazione del Presidente della Commissione Barroso, prima del voto del Parlamento europeo sulla relazione Eurlings sulla Turchia, allorché il Presidente Barroso ha influenzato il voto con le sue dichiarazioni negative, volte ad escludere le prospettive di adesione della Turchia. Inoltre, viste le successive dichiarazioni dei Commissari Rehn e Verheugen, viene da pensare che il Presidente Barroso sia stato improvvido, non soltanto rispetto al nostro Parlamento, anche ma rispetto alla sua stessa Commissione.
Esprimo pieno sostegno alla dichiarazione del Commissario Verheugen, che ha ribadito l'obiettivo della piena adesione della Turchia all'Unione europea, sottolineando come sia nel nostro interesse avere una Turchia legata all'Occidente, cioè democratica, con uno Stato di diritto che rispetti i diritti umani e che protegga i diritti delle minoranze. Questo è a mio avviso l'obiettivo che non dobbiamo perdere di vista: un'Unione europea capace di promuovere la democrazia e lo Stato di diritto e – mi permetta anche signor Presidente – un'Unione europea che avrebbe dovuto avere il coraggio di mandare dei rappresentanti del Parlamento, della Commissione e del Consiglio al funerale di Anna Politikovskaya, cosa che invece non è avvenuta.
(da Radicalfax n. 168, 16 ottobre 2006)
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