Lo scaffale di Tellus
Operazione salvataggio: cosė migliaia di opere d'arte sono state sottratte alle guerre 
Presentato il libro di Giannella alla Feltrinelli Buenos Aires di Milano
Giovanna Rotondi Terminiello, Salvatore Giannella e Roberto Malini (foto Steed Gamero)
Giovanna Rotondi Terminiello, Salvatore Giannella e Roberto Malini (foto Steed Gamero) 
07 Maggio 2014
   

Milano – Davanti a un pubblico numeroso e interessato si è svolta ieri pomeriggio a Milano presso la Libreria Feltrinelli di corso Buenos Aires la presentazione del libro di Salvatore Giannella Operazione salvataggio (Edizioni Chiare Lettere). L'autore ha parlato in tono appassionato dell'impegno di eroi sconosciuti che hanno salvato, con grande sacrificio personale, migliaia di opere d'arte. Storie affascinanti che Giannella ha ricostruito con minuziosa precisione. Storie che ci raggiungono dalla Seconda guerra mondiale, dalla guerra civile spagnola, dai conflitti recenti: dalla ex Iugoslavia all'Afghanistan.

Giovanna Rotondi Terminiello, presidente della giuria del premio “Rotondi ai salvatori dell'arte”, ha ricordato l'operazione salvataggio condotta da suo padre, Pasquale Rotondi, l'uomo che sottrasse alla razzia nazista capolavori incommensurabili come la Tempesta del Giorgione. Roberto Malini, protagonista del salvataggio dell'arte dell'Olocausto, ha raccontato le tappe della sua impresa: «Un'impresa che all'inizio sembrava impossibile, perché cercavo le tracce dei pittori assassinati nei ghetti e nei campi di morte, ma trovavo solo cenere e rovine. Il grande fuoco della Shoah aveva cancellato persino il loro ricordo». Poi però, attraverso una ricerca instancabile in tutto il mondo, Malini raggiungeva i pochi artisti superstiti e i familiari delle vittime. Così, una dopo l'altra, raccoglieva oltre 170 opere, che donava poi al Museo Nazionale della Shoah di Roma.


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