capezzoli duri
labbra sanguigne
piedi freddi,
ammiravo il suo quadro
(Serena Luisi)
Poesie intime, intimistiche ed interne, non troppo pudiche e non enigmatiche incrociate a fotografie nude, spogliate, erotiche e neanche troppo scontate nelle loro posizioni, in questo bel nudo dell’anima dal titolo Allo specchio, che raccoglie pensieri di Serena Luisi fotografati da Pierluigi Portolano, pubblicati dalla casa editrice LietoColle di Michelangelo Camelliti. Trovo questo album poetico bello, lo scorro in ogni pagina con piacere, per la libertà con cui la Luisi si descrive, dove il femminile si incontra con il maschile scambiandosi le parti, trovando la propria di parte, il proprio essere maschile e il proprio femminile insieme, e per la libertà con cui il Portolano riprende le parti del corpo femminile e i suoi movimenti.
Sono gli stessi versi dell’autrice che descrivono al meglio questo viaggio di corpi, così come lo presenta nella prefazione anche Pier Maria Giovannone, si tratta di versi urlati e sussurrati senza timore, di sentimenti epidermici e carnali, generosi e nostalgici, provanti e in attesa di altri, dimenticati e riattesi, razionalizzati e lasciati al vento, personali e scambiati tra la donna e l’uomo, donna che diventa soggetto ed oggetto, protagonista e complice.
Serena Luisi, classe 1977, nata a Bari, laureata in filosofia, vive a Londra, autrice della raccolta di poesie Viraggi di versi (2009 ed. Manni editore), si presenta in una veste, quella della sua pelle.
In questo libro non una sua nota biografica, rimane nascosta. In bella vista invece nei suoi splendidi versi e nelle sue descrizioni voluttuose l’essenza stessa dell’essere corpo che vive, portato allo specchio, visibile da un vetro trasparente, messo a nudo appunto, come lei stessa descrive in «[...] immagini che schizzano negli occhi,/ [...]/ vivi le vertigini senza cadere./ entrando in me entrerai in te,/ maschio e femmina, nella sola/ tua incomprensibile mascolinità/ e femminilità./ immaginati e ti toccherai,/ riproducendo la tua sembianza... allo specchio/ diventi buia/ non sai chi sei... carni economiche/ né anime né cuori,... bevvi il succo/ ché ero assetata... il marrone s’impone/ al pomeriggio d’autunno/[...]/ m’imposi di lacrimare sorridendo... scritte di paglia/ su tronchi di quercia... dita magiche di melodica parvenza... ti assale/ ti strangola/ ti lascia/ ti riprende/ ti soffoca/ ti lancia in una stanza... vibrazioni incontrollabili/ si divertiva a solleticare... fui toccata da un angelo nero... la guardò intensamente/ pennellò nella mente... sfiorarono lo spigolo e/ si castrarono... in una mente sterile... mi ritrovai in una tempesta di saudade ... s’ingozzava d’orgoglio... lei apparve... infinitamente... e sento le voci del mio mare/ la luce si spegne su di me,... una lacrima segnò il suo zigomo,/ presi la lacrima e la ingoiai/ oggi è conservata dentro di me/ e mai la sputerò,/ la gusto ogni giorno/ e assaporo la dolcezza di lei/ prima di chiudere gli occhi... fiori ammassati/ sporchi di sangue/ zuccherato da mani sensibili... nuda e senza pretese/ ascolta il tuo corpo (...)/ il suo sguardo interrotto/ da pensieri bucati. ...onda notturna bagnata d’oro/ ti allarghi invadente/ e t’accorgi timorosa... occhi storditi e labbra sottovuoto/ viaggiò tra i corridoi di ghiaccio/ e ci drogò di sofferenza... lei sorrise e gli restò accanto/ fino al giorno della sua rinascita... il cuore mi lacrima/ e sento il piacere dolorante... se ti prendessi per sempre?/ Il mondo girerebbe ancora,/ ma non alla stessa velocità... mi piaceva chiamare il tuo nome... non smettere di muoverti/ nella mia mente/ danza ancora e imprimiti... ricordare quel che c’è stato/ e ricominciare ripetutamente... la sfianchi di tormento...»
Un lavoro stuzzicante e corposamente candido di donna liberatasi.
il diavolo sperimentò
il corpo di bambina
la donna nacque levigata
con una ruga interna”
(Serena Luisi)
Barbarah Guglielmana
Serena Luisi, Allo specchio
LietoColle, 2006, € 13,00