Regia: Luciano Ercoli. Soggetto e Sceneggiatura: Ernesto Gastaldi, Mahnaén Velasco. Musica: Ennio Morricone. Uscito in DVD USA (2006). Interpreti: Dagmar Lassander (Minou), Nieves Navarro (Susan Scott) (Dominique), Pier Paolo Capponi (Pierre).
Le foto proibite d’una signora bene è un thriller erotico ricco di elementi onirici e psichedelici, sceneggiato alla perfezione da Ernesto Gastaldi, girato con mano solida da Luciano Ercoli e accompagnato dalla suggestiva colonna sonora di Ennio Morricone. La storia è basata su un insolito triangolo che compone la lista dei sospettati, ma regista e autori sono capaci di tenere alta la tensione narrativa fino all’ultima sequenza. Lo spettatore viene catapultato in un giallo hitchcockiano nel quale il colpevole potrebbe essere sia una moglie resa folle dalla depressione che vede ombre inesistenti, l’amica gelosa mangiatrice di uomini e persino un marito assassino a caccia di risarcimenti assicurativi. Un film moderno, invecchiato benissimo, che si guarda con piacere e che sarebbe interessante girare di nuovo con strumenti narrativi più espliciti, arricchendo la parte erotica.
Dagmar Lassander è una stupenda moglie frustrata, irretita da un affascinante persecutore con cui instaura un rapporto sadomasochista, approfondito dalla scrittura filmica. Nieves Navarro è un’amica disinibita, spesso seminuda, donna moderna che anticipa i tempi della rivoluzione femminista. Pier Paolo Capponi è diligente in una parte ingrata da marito in crisi economica e affettiva. Non rivelo il finale perché il giallo è talmente ben fatto e il meccanismo della suspense è così ben strutturato che rovinerei il piacere della visione a chi decidesse di compare il dvd uscito negli Stati Uniti nel 2006, oppure di acquistare il film in rete. Un giallo erotico come non se ne fanno più, con il marchio italiano ben impresso nelle sequenze oniriche, negli intensi flashback morbosi e in numerose parti a rischio censura. Un film dal tono cupo, angosciante, a tratti perverso, persino claustrofobico, assolutamente da recuperare. L’introspezione psicologica è approfondita, soprattutto Dagmar Lassander fornisce un’interpretazione credibile di una donna controversa, affascinata dal suo stolker ma ancora innamorata del marito. Brava anche Nieves Navarro, stupenda in numerose sequenze hot e del tutto a suo agio in una parte non facile, visto il periodo oscurantista. Ercoli usa molto lo zoom e inserisce alcune sequenze psichedeliche, ma sono mode dei tempi che – se storicizzate – si possono perdonare. La colonna sonora suadente di un Ennio Morricone ancora non troppo famoso fa il resto e prende per mano lo spettatore e lo fa precipitare in un crescendo di perversione e orrore. Cercatelo. Ne vale la pena.
Gordiano Lupi