Noi uomini (noi umani)
siamo come questi nostri scritti,
illimitati e finibili (-bili)
dentro alla rete e fuorisito
appena il file si oscura, entra
il soffio che ci cancella (canc)
e smagnetizza il nome una folata
di ventoasciuga.
Alcuni (ho sentito dire)
la chiamano morte ma
in sorte non l'ho avuta. Scrivo
(e sorridorido)
in punta di acciaio (noi umani)
(noi stracci)
(noi infiniti solo nell'altro
che crediamo vivo).
Giesse