In occasione della Nona Giornata del Contemporaneo indetta dall’AMACI, uno strano processo si svolgerà sabato 5 ottobre 2013 alle ore 18:00 nella storica Aula di Botanica del Museo di Storia Naturale di Firenze in via La Pira 4. Si tratterà di un processo poetico alle Carnivore, le magnanti plantae in una messa in scena del Gruppo Cerimonie Crudeli con i monologhi in versi di Giada Primavera e Liliana Ugolini, con le fotografie e il video di Alessandra Borsetti Venier e le musiche originali di Gianluca Venier.

Il curatore dell’Orto Botanico Paolo Luzzi presenterà i modelli ottocenteschi in gesso di piante Carnivore della collezione Brendel. Introdurrà lo spettacolo l’artista Renato Ranaldi cui seguirà Alessandra Borsetti Venier con la presentazione del cofanetto della collana di video-cataloghi d’arte “Risguardi” edito nel 2011 da Morgana Edizioni che contiene il libro Carnivore insieme a un dvd con le letture delle autrici abbinate ad un video da lei ideato e realizzato con la collaborazione di Fabio Bianchini e Davide Valecchi. Il poeta Matteo Rimi leggerà il testo di accusa dell’“Amorphophallus” che darà inizio al poetico processo e lo chiuderà con la sentenza finale.

Fin dai tempi della loro scoperta, fatta da Charles Darwin nel 1875, le piante Carnivore hanno suscitato un grande interesse da parte degli autori di romanzi horror e d’avventura. La leggenda che ha trasformato la pianta carnivora addirittura in “pianta assassina”, è forse una metafora del tentativo di nascondere l’istinto alla violenza e alla sopraffazione che l’uomo cerca di reprimere senza successo, la sua perenne conflittualità interna, come sosteneva Plauto nell’Asinara con la frase “lupus est homo homini”.

Così come le autrici dei testi Giada Primavera e Liliana Ugolini hanno creato combinazioni inverosimili tra realtà e invenzione, anche l’artista multimediale Alessandra Borsetti Venier nelle sue fotografie ha trasformato l’immagine scientifica con l’immaginario della visione; successivamente le ha rielaborate e montate nel video che si collega direttamente alle letture live.

Come in un’aristofanesca “commedia delle donne”, le Carnivore, presunte reprobe vengono a processo, marcate da un ambiguo destino di seduzione. Pressoché un processo di massa è quello che l’eccellentissimo ancorché fetentissimo Amorphophallus intenta a un gineceo di Carnivore accusate, non senza pruriginosi trasferimenti di senso, di “carnivorosità”.

Il libro Carnivore ha ricevuto un significativo riconoscimento per la sezione “Opera edita“ al 27° Premio Lorenzo Montano 2013 promosso dalla rivista di ricerca letteraria Anterem. 

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AMACI: Nona Giornata del Contemporaneo

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