Diario di bordo
Giustizia civile. Sospensione feriale dei termini: basta!!!
19 Luglio 2013
 

Ma perché deve esistere la sospensione feriale dei termini, cioè quel periodo (1° agosto - 15 settembre) in cui la giustizia civile va in vacanza. L'ingolfamento è tale che la sola idea che si debba sospendere invece di -magari- lavorare anche di notte con le dovute turnazioni, sembra appartenere ad una dimensione da film di fantagiustizia persecutoria. Le carceri esplodono e così i tribunali: nel primo caso si prevedono fantasiose costruzioni di nuove strutture quando quelle esistenti non vengono utilizzate a dovere e la prospettiva di un'amnistia e' al momento solo accademia, nel secondo... si va in vacanza.

Nostre paranoie da sindrome di giustizia efficiente? Mica tanto, visto che la giugno 2008 l'allora ministro della Giustizia, Angiolino Alfano, aveva previsto (Dl 112/08) la riduzione di questa sospensione da un mese e mezzo a solo un mese; riduzione che poi fu inserita nel pacchetto Finanziaria 2009 (Ddl 1441/08, art. 62) ma che fu poi stralciata... e l'art. 1 della legge 742/1969 continua a prevedere l'interruzione dal 01/08 al 15/09.

Dopo i timidi tentativi di quegli anni, la sospensione feriale dei termini sembra che sia una disposizione intoccabile nonostante:

- i processi in ambito civile continuino a durare anche dieci anni e più,

- il ministro della Giustizia in carica, Anna Maria Cancellieri, abbia più volte esternato sulla necessità di metodi incentivanti per lo smaltimento del pregresso e per ridare fiducia ai cittadini nello strumento della giustizia e, soprattutto, su coloro che decidono.

 

Vincenzo Donvito, presidente Aduc


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