Un sisma benefico ha interessato il territorio laziale con rifrazioni inestimabili. Una scossa di grande intensità con epicentro Associazione Colle Ionci in Velletri (Rm) collegata in profondità col resto del mondo, che assorbe e rimanda ondate di positiva energia. È il mondo dell’Arte che va in subbuglio, rimescolato con nuove arrischiate alchimie, fondate sul classico e protese a innovative soluzioni.
“La passione del Ginepro”, per dirla nella nostra lingua, ha scatenato un fremito che inevitabilmente andrà a incidere d’ora in poi nel campo dell’opera lirica, di cui il nostro Paese è considerato il massimo esponente. L’Opera drammatica in tre atti The Juniper Passion sul bombardamento di Montecassino, che maturò una delle decisioni più controverse dell’intero conflitto, nasce per sua stessa necessità, un rendiconto a posteriori con la storia che seppure non giustifica spiega in qualche modo le circostanze in cui si svolsero eventi sanguinosi e distruttivi, dove trovarono spazio anche gesti eroici e umana pietà. Una produzione internazionale Nuova Zelanda-Italia per un’opera contemporanea che si avvale di un cast senza confronti, rappresentata in Prima Mondiale a Cassino al Teatro Romano il 21 giugno, alla “Sapienza” Università di Roma il 25 giugno e a Nemi al Museo delle Navi Romane il 26 giugno. Tre occasioni d’oro per assistere dal vivo a uno spettacolo prodigioso, dove le arti si sono fuse in perfetta armonia.
The Juniper Passion andrà in giro ora per il mondo, ma quasi certamente tornerà fra qualche anno in Italia, sua culla e trampolino di lancio.
Maria Lanciotti