Di fronte ai molti suicidi di operai che stanno avvenendo, va bene deprecare, compiangere, partecipare, ma la cosa fondamentale è che, solo e disperato, sola e disperata, una persona facilmente si suicida, mentre non lo fa se trova con altri un motivo, un proposito, una meta, una speranza, insomma se gli o le vengono offerte occasioni di lotta, forme di solidarietà attiva, condivisione di difficoltà.
Questo oggi manca, ma durante le lotte, mense comuni, doposcuola gratuiti per figli e figlie delle operaie, messa in comune di abitazioni, abiti, risorse, riserve sono possibili e prefigurano un altro modo di vivere, meno solitario, meno isolato, meno competitivo, insomma alternativo.
Si dirà che parlo in modo antico e trascuro che anche un numero non irrilevante di piccoli imprenditori si ammazzano: e pensate che la Confindustria non potrebbe studiare e offrire aiuti concreti, prestiti a basso interesse ecc. ecc.?
Lidia Menapace