Milano – Terminato nel 2006, il documentario In viaggio con Anne Frank, diretto da Roberto Malini e Dario Picciau, coprodotto da Mediaset, Zdef e Art'è, non era mai andato in onda né in Germania né in Austria. «I responsabili del network tedesco», spiega Roberto Malini, «ci avevano detto che nel nostro documentario si susseguono testimonianze molto crude, da parte di testimoni a cui noi, nelle nazioni di lingua tedesca, non siamo abituati. Mirjam Pinkhof, Jacob Stroumsa, Ruth Bondi, Tamara Deuel non parlano come vittime, ma con un orgoglio e una conoscenza storica che potrebbero turbare il popolo tedesco. La tragedia di Anne Frank, inoltre, assume contorni così potenti da suscitare uno sdegno forse troppo forte». Così, in Europa, solo Rete 4 e la televisione olandese avevano inserito l'opera nei loro palinsesti. A distanza di oltre sei anni, finalmente ORF (Österreichischer Rundfunk), la radiotelevisione nazionale austriaca, ha trasmesso il film-documento.

I programmi televisivi ORF si ricevono anche in Alto Adige. In viaggio con Anne Frank ricostruisce, anche con l'uso della nuova tecnologia “Virtual History” la fase terminale della vita di Anne Frank, dal giorno in cui, a causa dell'irruzione delle autorità nell'alloggio segreto in Prinsengracht 263, la giovane ebrea fu costretta a interrompere il suo famoso Diario e deportata verso la morte nel lager tedesco di Bergen-Belsen. Il film-documento è patrocinato dal Museo Memoriale Yad Vashem di Gerusalemme, che ha ospitato alcune delle riprese e ha partecipato con dichiarazioni del direttore Avner Shalev e del primo storico Dan Michman.

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