Non era uno scrittore famoso, Daniele Lembo. Era uno dei tanti che lavorano nell’ombra ma credono in quello che fanno. Uomo brillante, simpatico, sempre pronto alla battuta, istrionico, vivace, uno che quando lo incontravi non ti faceva annoiare.
La notizia della sua morte mi ha colto di sorpresa e mi ha lasciato allibito. Aveva soltanto 52 anni, mille cose incompiute, troppi progetti e una mente in perenne ebollizione. L’ultima volta che ci siamo sentiti – al telefono – mi parlava di progetti, di libri di scrivere, di festival del fantastico, di ristampe, di storia contemporanea, di editori… Era un uomo vulcanico, Daniele Lembo, maresciallo della Guardia di Finanza, giornalista di Latina Oggi, autore di un sacco di libri storici che si possono vedere sul suo sito (www.danielelembo.altervista.org), ma anche di cose divertenti come Elogio della cazzimma e Nascere sotto il segno della zoccola. “Ci vediamo a Latina, per la fiera”, mi aveva detto un po’ di tempo fa. “E poi so che hai scritto un libro su Godzilla. Ti faccio invitare al festival del fantastico…”, aveva concluso. Niente di tutto questo, amico mio. Adesso so solo che quando tonerò a Latina mi mancheranno le tue battute salaci e le irriverenti canzonature: “Ti ho fatto fare una pagina su Latina Oggi. Ma ti rendi conti? Chi cazz’è Lupi Gordiano. E io t’ho fatto fare una pagina”. Grande Daniele. Ci mancherai.
Prima che tutto sia finito è il suo ultimo libro che ho letto, un romanzo storico dal taglio fantapolitico, ambientato nella Seconda Guerra Mondiale. Per ricordarlo, voglio riproporvi la mia ultima recensione su un suo libro. Credo che ne sarebbe contento.
» ...È dell'anno scorso e la trovate QUI
Gordiano Lupi