“One billion rising”. Giovedě 14 febbraio Flash mob a Roma, Milano...; Danza contro la violenza a Cinisello Balsamo; A Sondrio in Piazza Campello (e in tutto il mondo) | | 11 Febbraio 2013
Una risposta concreta allo squallore machista del vecchio rimbambito (e assatanato).
L'artista messicana Elina Chauvet ha presentato nel 2009 “Zapatos Rojos”, una lunga fila composta da centinai di scarpe rosse, negli stati del Messico e del Texas. È in questi giorni in Italia. L'installazione di scarpe, raccolte tra amiche e conoscenti attraverso il passaparola, rappresenta le donne vittime di violenza in tutto il mondo. Una rete di solidarietà attivata attraverso un'opera d'arte pubblica che l'artista intende sviluppare in tutto il mondo, per dire basta alla violenza contro le donne.
189 paesi nel mondo, oltre 70 città in Italia, 13mila organizzazioni femminili coinvolte, e milioni di donne e uomini che hanno aderito, dal Bangladesh a Roma, dal Dalai Lama alla pacifista Vandana Shiva, da Yoko Ono a Robert Redford, da Charlize Therona Anna Hathaway, Jessica Alba a Michelle Hunziker. Si stima che il 14 febbraio saranno un miliardo: donne e uomini insieme a ballare nelle piazze e nelle strade del mondo per One billion rising, il flash mob planetario contro la violenza sulle donne, la prima iniziativa mondiale per affermare il diritto alla vita e alla dignità delle donne, anche in paesi come l'Italia dove, nel 2012, ne sono state uccise 127 per mano maschile.
Cosa accadrà esattamente il 14 febbraio? «L'invito è di ballare in strada, in piazza o dove si vuole. In Italia, a Roma dalle 18:30 lo si farà alla Casa Internazionale delle Donne e in piazza del Popolo, a Milano in galleria Vittorio Emanuele... Ogni città si sta organizzando con la sua creatività. In Butan dove andare per strada è illegale, le donne accenderanno le lampade».
Più siamo e più la nostra testimonianza sarà efficace. In allegato le locandine delle analoghe manifestazioni a Cinisello Balsamo e a Sondrio. (L.V.G.) | | |